Il video sarà visualizzabile anche nei notiziari di Super J, canale 603 nelle Marche e Val Vibrata e 634 in Abruzzo. Riprese e montaggio di Arianna Cameli, servizio di Massimo Falcioni.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I cittadini sambenedettesi potrebbero chiedere il rimborso della mini-Imu versata a metà gennaio. “La delibera del 30 novembre non esiste – dichiara l’avvocato Cristina Caporossi – ciò significa che per la legge l’amministrazione comunale non ha effettuato l’assestamento di Bilancio In tal senso, l’articolo 141 del Tuel afferma che il Consiglio potrebbe essere sciolto”.

Il legale del Popolo della Libertà non lascia troppe speranze al sindaco Gaspari, che ha annunciato immediate contromosse alla sentenza del Tar con il ricorso al Consiglio di Stato. Qui però non potranno essere accolte nuove eccezioni, motivo per cui è presumibile che non vi siano margini di manovra sufficienti per invertire il verdetto.

La Caporossi sottolinea inoltre come l’ordine del giorno ‘incriminato’ potesse essere sanato: “L’articolo 80 del Regolamento Comunale prevede che un nuovo odg possa essere posticipato. In quel caso, la terza convocazione sarebbe stata concepita come seconda”.

L’amministrazione potrà chiedere al Consiglio di Stato la sospensiva, ma questa viene concessa in casi di eccezionale gravità. A quel punto, il destino del centrosinistra sarebbe nelle mani del Prefetto, che nominerebbe un commissario ad acta incaricato di predisporre il Bilancio. Il documento finanziario verrebbe a quel punto messo a votazione: qualora il civico consesso lo approvasse, il commissario tornerebbe dietro le quinte. Al contrario, il Consiglio verrebbe ‘rottamato’ definitivamente.

“Vorremmo sapere dal 30 novembre in poi cosa è accaduto e quali rimedi porrà la giunta ai danni causati all’ente e alla città”, tuona il Pdl. “La sentenza del Tar è il risultato dell’arroganza e dell’incapacità di questo sindaco. Ha mancato di rispetto a tutti noi. Dovrebbe dimettersi immediatamente”.

BORDATE A CALVARESI Tra i destinatari degli attacchi non poteva mancare Marco Calvaresi, presidente dell’assise che nella seduta contestata salvò l’amministrazione garantendo il numero legale: “Salvaguardò la maggioranza e non tutto l’emiciclo che, teoricamente, dovrebbe rappresentare”.

GASPARI IN SILENZIO Il primo cittadino ha preferito non commentare la vicenda con la stampa durante l’odierna conferenza stampa in cui era presente anche il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca.