
“La Voce del Sindaco”, blog di Giovanni Gaspari
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ringrazio Riviera Oggi e il direttore Nazzareno Perotti per l’opportunità concessami, ovvero di curare un blog personale nel giornale più letto della città. E lo faccio non senza sottolineare le frizioni, a volte sconfinate purtroppo nell’aspra polemica, che in questi mesi, in questi anni, hanno allontanato la mia figura di sindaco da questo giornale così importante per la circolazione di idee a San Benedetto.
Lo ammetto: non sono uomo dal facile carattere. Un limite che mi può essere concesso. Perché, al sorriso bonario ma falso, preferisco lo scatto umorale ma sincero. Sono fatto così e il direttore Perotti, da buon interista come io sono, può capirlo.
Ma occorre aprire una nuova pagina anche nei rapporti tra me e Riviera Oggi e sono certo che questo spazio (che comunque condivido con alcuni concittadini anch’essi ospitati da Riviera Oggi, taluni persino molto critici verso di me) possa diventare un punto di confronto che, purtroppo, è mancato troppo spesso negli anni trascorsi.
Sono certo che non mancheranno neanche adesso e nel prossimo futuro, nei miei post settimanali, occasioni di contrasto e anche di critica nei miei confronti (ma, su sollecitazione del direttore, ho accettato che i miei articoli accogliessero i commenti, cosa della quale, inizialmente, ero titubante). Sto al gioco. Consapevole di poterlo vincere.
Ma non solo introduttivo sarà questo mio incipit nel blog “La Voce del Sindaco“. In questi giorni, anche in questo giornale, è stato criticato il mio viaggio in Corea e Giappone. Non è questo il momento per sviscerare, punto per punto, i risultati raggiunti: lo farò la settimana prossima, con dati e grafici che zittiranno i soliti criticoni. Però un sassolino nella scarpa devo togliermelo immediatamente, non fosse altro per il dolore che mi provoca mantenerlo nella scomoda posizione in cui è adesso (sotto il tallone, precisamente, e non posso schiacciarlo).
Durante la Festa della Madonna della Marina 2014, infatti, una famiglia giapponese, della città di Sendai, sarà in visita ufficiale nella nostra città e durante la processione in mare delle imbarcazioni getterà in mare una corona di alloro in ricordo delle balene barbaramente uccise dai pescatori giapponesi.
Una famiglia coreana, della città di Busan, invece visiterà, come apripista del turismo religioso, la Chiesa di San Benedetto Martire e la chiesa di San Filippo Neri. Primi risultati, insomma. Sperando nel futuro.
Lascia un commento
Sorvolando sui discutibilissimi gusti dei coreani che fanno un viaggio di migliaia di chilometri per venire a visitare la chiesa di San Filippo Neri (a mio avviso una delle chiese più scialbe e spoglie in cui sia mai entrato in vita mia, con un impianto a pianta centrale che rende il tutto ancora più inespressivo), mi domando se valga veramente la pena mettere in piedi ogni volta un viaggio istituzionale per ottenere il risultato di portare in riviera UNA famiglia per ciascun Paese visitato. Non mi pare che la cosa sia economicamente conveniente anche perché non mi pare che precedenti… Leggi il resto »
concordo a pieno.
ridicolo e sfacciato.. Poteva trovare una giustificazione migliore alle sue vacanze da sindaco. Il turismo giapponese dovrebbe venire a san benedetto, perchè invitiamo una loro famiglia a buttare in adriatico una corona di fiori per le balene????
Ma lo sa Gaspari che in Adriatico non ci sono le balene?
GROTTESCO
Non sa cosa siano sciacalli ed avvoltoi (http://www.youtube.com/watch?v=8gNYazYlDZ4), dubito conosca l’habitat delle balene…
Già da queste prime anticipazioni possiamo speriamo in una sua candidatura al premio Nobel!
Non fosse stato per la corona di alloro… ci stavo quasi per cascare con tutti i piedi…. Clamoroso pesce d’aprile…. direttore fate paura ahahahah! W Riviera Oggi :-)
Davvero mi auguro sia un pesce d’Aprile.
Come può un sindaco anche minimamente accostare il sacrificio dei nostri marinai alla morte delle balene?
anche io mentre facevo pranzo ho capito che non poteva essere altro che un pesce d’aprile, soprattutto ripensando al pezzo sui commenti e poi ai primi commenti apparsi.