SAN BENEDETTO DEL TRONTO- E’ stato presentato nella mattinata di venerdì 28 marzo, il progetto “Ecosee/a” finanziato attraverso un contributo dell’Unione Europea tramite una somma di oltre 370 mila euro.

Ecosee/a, si inserisce all’interno del più ampio programma europeo “Guardian of the sea“, il quale prevede la trasformazione di un peschereccio in una stazione mobile di monitoraggio del mare anche con risvolti turistici, “visto che il settore della pesca sta diventando soporifero, con pochi risvolti economici soddisfacenti e il nostro mare sta perdendo sempre più il suo smalto, ho preferito tuffarmi sull’innovazione eco sostenibile”, queste le parole del capitano Giacomo Brandimarte, capostipite di una delle più grandi famiglie di pescatori sambenedettesi e coinvolto nel programma.

Il progetto che è l’unico meritevole del finanziamento dell’Unione Europea in tutta la costa adriatica, prevede, una serie di scopi: promuovere un migliore equilibrio tra la flotta di pesca e le risorse a disposizione, contribuire alla riduzione della flotta dell’UE e preservare posti di lavoro nelle comunità costiere, dimostrare la fattibilità e la sostenibilità economica delle attività marittime diverse dalla pesca con un peschereccio riconvertito e il suo equipaggio che renderanno fruibili le loro conoscenze, esperienze e competenze.

Partecipano all’iniziativa anche il parco regionale del Conero, l’area marina protetta delle Tremiti e quella di Torre del Cerrano col contributo delle università di Teramo e Camerino oltre che del consiglio nazionale delle ricerche dell’istituto di scienze marine.

Il progetto avrà durata di un anno, e si fermerà nelle aree marine protette per incentivare anche un turismo a bordo e di supporto al diving.