SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tavolo tecnico per fare il punto sulla situazione a seguito delle intense piogge che dalla nottata stanno pesantemente interessando la città. Alla riunione erano presenti il vice sindaco Eldo Fanini e l’assessore Leo Sestri. Vi hanno preso parte rappresentanti di Picenambiente, Azienda Multi Servizi, Ciip, settore Manutenzione Opere pubbliche del Comune, Polizia Municipale e Protezione civile.
L’assessore Sestri ha portato i dati forniti dal meteorologo Massimiliano Fazzini che indicano che, da mezzanotte fino alle 15 circa, su San Benedetto è caduta una quantità di pioggia variabile, in base alle zone, tra i 64 millimetri della zona nord fino agli 80 millimetri di Porto d’Ascoli passando per i 71 millimetri registrati dalla stazione ubicata all’Ipsia in viale dello Sport. Una particolare concentrazione di precipitazioni si è avuta tra le 11 e le 12.
La nota positiva, ha rilevato Sestri, è che grazie al lavoro di pulizia di condotte e caditoie svolto nelle settimane passate da Ciip e Comune, la città tutto sommato ha retto bene: in altri tempi, probabilmente, queste quantità avrebbero creato problemi molto maggiori. Anche i sottopassi hanno sopportato meglio che in passato, le chiusure sono state predisposte solo per pochi minuti e soprattutto (nel caso di via Voltattorni) più per evitare “l’effetto onda” a danni di persone e attività commerciali che per pericoli veri e propri per gli automobilisti.
Secondo le indicazioni pervenute dal tavolo, mentre nella mattinata ad essere più colpita è stata Porto d’Ascoli con le criticità già segnalate con precedente nota, nelle ore successive i problemi maggiori si sono registrate a San Benedetto con le consuete difficoltà nella zona via Roma, via Calatafimi, piazza San Giovanni Battista (la Polizia Municipale ha dovuto per qualche tempo interrompere il flusso veicolare), caditoie e tombini saltati agli incroci tra via Voltattorni e Lombroso, via Marradi e Statale 16.
E’ stata ribadita la necessità di intervenire drasticamente su via Monte Aquilino dove, al confine con Monteprandone, un piccolo attraversamento restringe l’alveo del Ragnola che devia il suo corso proprio sulla strada per alcune decine di metri rendendola impraticabile. A tal proposito, recentemente la Regione ha comunicato di aver messo a disposizione 70 mila euro proprio per risolvere questo problema.
Il vicesindaco Fanini ha chiesto ai presenti di predisporre servizi mirati di presidio delle zone più a rischio chiedendo a Picenambiente di predisporsi per l’intervento post emergenza, quando si dovranno pulire strade e marciapiedi dal limo depositato dalle acque. Secondo le previsioni, infatti, l’emergenza maltempo dovrebbe progressivamente esaurirsi nelle prossime ore.
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