di Lucilio Santoni

Elezioni europee: il Pd nelle Marche candida Lucia Annibali, la donna che venne sfregiata con l’acido dal suo compagno. I tempi cambiano. Fino a qualche anno fa destra e sinistra, all’unisono, candidavano due operai della ThyssenKrupp, che avevano come unico titolo di merito nel proprio curriculum il fatto di aver lavorato accanto a quelli morti nel ben noto incidente.

Oggi la posta in gioco si alza. Sono tempi di crisi. Una poltrona importante, con relativi stipendio, benefit e pensione, non viene data così facilmente. Innanzitutto devi essere donna. Oggi è trendy pronunciare belle frasi di circostanza che gratificano l’universo femminile: “le donne hanno una marcia in più”, oppure “sono più intelligenti, più buone, più belle, sanno amare e comprendere, ripudiano la violenza”, eccetera.

È trendy nominare una giovane ministra incinta che, vista la breve durata dei governi italiani, fra gravidanza e post-parto non lavorerà neppure un giorno, ma questo non le impedirà di godere dei soliti stipendio, benefit, pensione eccetera. Che poi sia anche la nuora del presidente della repubblica non è un dettaglio.

Infatti, dicevo, la posta in gioco si alza. Se sei solo donna, e non hai un presidente qualsiasi che ti sostenga, non vai ancora da nessuna parte. Ecco, allora, devi essere una che ha patito le vessazione degli uomini cattivi. Anche questo è molto trendy recentemente.

Aver amato troppo e, per questo, aver subito violenza: sì, questo è il tema che va per la maggiore in questo momento. “Donne che amano troppo” è il titolo del best seller di Robin Norwood. Ne consiglio vivamente la lettura a tutti coloro che vogliono continuare sulla strada percorsa dalla nostra società: che io reputo essere quella della banalità malvagia, del cinismo, della competizione e della violenza. Se invece qualcuno avesse voglia di avere uno sguardo diverso sul mondo e sulla sua complessità, allora potremmo addirittura intravedere una qualche forma di dialogo e di passione condivisa.