
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Chi si aspettava una mano tesa rimarrà deluso. Giovanni Gaspari risponde a muso duro ai Comitati di Quartiere cittadini, che avevano chiesto provvedimenti immediati in tema di movida, coinvolgendo Prefettura, forze di Polizia e lo stesso sindaco.
Il peccato originale dei presidenti è, in primis, quello di aver strizzato l’occhio alla stampa, “condizione che appare indispensabile per chi ha cura di svolgere attività propagandistica”. C’è poi l’accusa di invasione di campo, già riscontrata secondo il primo cittadino in altri contesti. “La Conferenza dei presidenti dei Comitati di Quartiere non esiste ai sensi del regolamento comunale. Invece, in questi anni ho ricevuto missive in cui la Conferenza si è occupata di tutto, dal deposito di Gas alle problematiche della sanità passando per le politiche di ordine pubblico, tranne che delle problematiche di quartiere su cui ha competenza ad intervenire”.
La sensazione di Gaspari è che dietro questa “ampollosa intestazione” ci siano le posizioni di un paio di presidenti, “interessati più ad avere spazio sulla stampa che ad intavolare un serio e costruttivo confronto con il sottoscritto, mirando a svolgere il ruolo di una sorta di Consiglio Comunale ombra e ponendosi in antagonismo con l’amministrazione comunale”. Quindi la constatazione: “Non è un caso che tra loro ci siano militanti di partiti di centrodestra o candidati alle scorse elezioni in liste contrapposte a quelle che sostengono l’amministrazione che cercano, attraverso il ruolo ricoperto nei Comitati di quartiere, una rivalsa e probabilmente il trampolino di lancio per le prossime votazioni. Non si può spiegare altrimenti l’atteggiamento di chi, anziché chiedere un colloquio con me, anziché chiedere confronti o promuovere assemblee pubbliche invitando gli amministratori, preferisce rivolgersi direttamente ai giornalisti e, per dar enfasi alle sue affermazioni, getta discredito sulla città dipingendola come in preda alla criminalità, al disordine, pericolosa”.
Eppure, le cronache recenti raccontano di episodi inquietanti e ripetuti, che avevano addirittura spinto alla mobilitazione i segretari dei partiti di centrosinistra, compresi quelli della maggioranza che sostiene proprio il sindaco. Alle risse di metà febbraio – a cui fu affibbiata la matrice fascista – sono seguiti altri casi di vandalismo e una nuova scazzottata tra giovani, risalente allo scorso 8 marzo, che ha ospitato pure un sequel condito da inseguimenti in auto e una ennesima baruffa alla stazione, tra speronamenti e la comparsa di un cric.
Poca roba per Gaspari: “L’amministrazione continuerà ad incontrare i Quartieri e i cittadini sui problemi reali e seri, a partire dagli appuntamenti che organizzeremo per la presentazione del Bilancio, del piano delle opere pubbliche e di tutte le decisioni conseguenti. A coloro che intendono fare una battaglia politica dico di uscire allo scoperto: si tolgano la giacca da presidente di Quartiere e indossino quella del politico. Chi al contrario vuol collaborare per risolvere i problemi veri della città, si rapporti francamente con l’amministrazione che è sempre attenta e disponibile a lavorare per migliorare la qualità di vita dei sambenedettesi”.
NOTA DEL DIRETTORE. La lettera conteneva un’appendice che abbiamo volutamente eclissato perché, quando si è in condizioni di scagliare la prima pietra (naturalmente se si è senza peccato), si deve avere anche il coraggio di essere chiari ed espliciti. Altrimenti diventa un boomerang.
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Eh gia’, ce l’hanno tutti con te. E’ un complotto, anzi, una congiura
le Idi di Marzo sono passate..l’ha fatta franca anche stavolta
Presumibilmente Bruto è diventato un suo clientes…
anche se avesse ragione (e forse in fond’in fondo, un pochino, sotto sotto, in ultima analisi, andando a scavare, per certi versucci, per alcuni aspettucoli, forse ce l’ha), con questa lettera s’è scavato la fossa. Dice che s’è trattato di un attacco politico? bene, risponda politicamente: che ne so, intavoli lui stesso per primo “un confronto serio e costruttivo”, faccia qualcosa di concreto per risolvere il problema; oppure, ci dica perché in questo caso non si tratta di un problema “reale e serio”. Insomma esca fuori, si apra, ascolti, discuta con i suoi cittadini (non importa se l’hanno votato o… Leggi il resto »
In questo caso no perché avremmo coinvolto un’altra persona in modo veramente poco gentile per non dire un po’ vergognoso. Certi messaggi preferiamo che li veicolino altri.
Il giornalista, per definizione, seleziona.
Il Comunicato integrale è ormai disponibile e rintracciabile sui social network, nelle pagine del sindaco.
Per quel che mi riguarda, nessun pentimento nell’aver consigliato al direttore (che ha concordato con me) di stendere un velo pietoso.
Avrebbe avuto ragione lei se si fosse trattato di una privazione capace di influire sull’intero contesto. Al contrario, è stata solo una scadente caduta di stile.
Meno male che non ho letto quella frase a caldo… è di una bassezza morale e una grettezza da paura, che meriterebbero un articolo a parte… come dichiarare incapace di intendere e di volere un sindaco uscito di senno.
Trovo assurdo questo tipo di risposte da uno che ha sempre professato di essere il “Sindaco di tutti” ma forse avrebbe fatto bene a finire la frase dicendo che è il “Sindaco di tutti quelli che sono dalla sua parte”! Adesso ha anche da ridire su chi si fa portavoce dei problemi della cittadinanza quando lui, per precisa scelta politica, non ha voluto fare nulla in 5 anni! E con lui sono complici tutte quelle figure stra-pagate che costano milioni di euro di soli stipendi alla comunità. Guardate non voglio ripetermi ed essere pesante però si sapeva che con questo… Leggi il resto »
Anche quei pochi difensori di fronte a certe evidenze si sono eclissati… C’è materia invece per l’ufficio igiene mentale! Quel pezzo non pubblicato è da folle! La lettera è un suicidio politico, altro che Regione…
Dalle foto che si vedonosui social network con Spacca, sembra proprio in pole position per la regione, se poi consideri anche il servilismo e la sudditanza verso Palazzo Raffaello il teorema prende forma
La capacità di intendere e di volere è ancora un requisito per l’elettorato attivo, o sbaglio?
Speriamo…
Credo che il sindaco dovrebbe fare i nomi di quanto da lui scritto. O meglio, i presidenti di quartiere dovrebbero chiedere di chiarire questo aspetto.
“l’amministrazione che è sempre attenta e disponibile a lavorare per migliorare la qualità di vita dei sambenedettesi”… vedasi, a titolo esemplificativo non esaustivo, l’installazione di pensiline fotovoltaiche nel tessuto urbano della città, intervento di indiscusso miglioramento del decoro urbano con conseguente incremento della qualità degli spazi e della vita dei cittadini.