
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – È di ieri la notizia, scaturita dalla riunione dell’associazione di tifosi NoiSamb, che a breve lo stadio Riviera delle Palme avrà il manto sintetico grazie ad alcuni fondi messi a disposizione da Sky. Non solo, anche il campo che dovrebbe sorgere dietro l’istituto scolastico Ipsia e quello del Torrione sul paese alto di San Benedetto avranno un fondo non in erba naturale. Per i campi cosiddetti minori il finanziamento arriverà dalla compartecipazione tra Comune e le società sportive che ne usufruiranno.
“Un’operazione del genere – ha spiegato Ottavio Palladini, responsabile del settore giovanile – equivarrebbe a rendere delle strutture praticamente sempre aperte alla possibilità di effettuare allenamenti e partite. Una cosa fantastica per i ragazzi che non dovrebbero più essere costretti a fare i salti mortali per trovare un campo di allenamento. E non parlo soltanto della Sambenedettese, ma delle realtà giovanili del territorio in genere. In questo modo si potrebbe usufruire del Riviera delle Palme praticamente per tutta la giornata. Non ci sarebbero più i noti problemi di usura e questo comporterebbe l’azzeramento delle difficoltà nel reperire campi di allenamento e di gioco sia per la prima squadra che per le giovanili”.
Una notizia, secondo noi, buona a metà. Benissimo per i due campi per allenamenti e per le squadre minori, molto meno per la copertura con erba sintetica del Riviera delle Palme. Per il quale aspetterei che la novità, oggi frutto di tanti studi, arrivi ad aver caratteristiche molto vicine all’erba naturale. I tempi non dovrebbero essere lunghi per cui, farlo subito, significherebbe perdere la possibilità di avere un terreno duraturo e in linea con i tempi, anzi potrebbe diventare obsoleto nei prossimi due o tre anni.
Meglio aspettare, quindi, altrimenti non si spiegherebbe che tutti i campi di stadi maggiori non usufruiscono ancora di una tecnologia che, come giustamente dice Palladini, farebbe risparmiare molto in manutenzione che non è cosa da poco. Non ne guadagnerebbe ancora, però, la qualità del gioco del calcio che, anzi, viene un po’ snaturato in campi sintetici di vecchia generazione o meglio non di una generazione per la quale la differenza con il fondo naturale sarebbe minima. Insomma evitiamo di fare un passo del quale potremmo pentirci più avanti.
Aspettiamo che il passo lo facciano prima le squadre di serie A più importanti. Da quello che so non dovremmo aspettare moltissimo.
Quindi una notizia buona ed una cattiva. Alla buona ne aggiungerei anche un’altra che riguarda l’assetto societario, oggi di fronte a due alternative, anzi a tre.
L’arrivo dei Milone ai quali ci riserviamo di fare nei prossimi giorni una dettagliata intervista sui loro proponimenti. Con i romani l’aspetto economico diventerebbe subito di livello super viste le potenzialità di un gruppo, di una famiglia che nella nostra riviera potrebbe togliersi soddisfazioni che neanche immaginano. Potrebbe diventare la Samb, il fiore all’occhiello, dell’escalation di un’azienda sana e seria come la loro. Quasi un punto di arrivo. Io glielo auguro. A quel punto diventerebbe ancora più fondamentale e concreto l’apporto delle associazione NoiSamb il cui compito principale diventerebbe quello di moralizzare la componente tifo (è già sulla buona strada) dando un segnale fortissimo a tutta la nazione. Lo stesso Lotito, se c’entra in qualche maniera, sarebbe felicissimo di quella che, per il lavoro che ha fatto NoiSamb, non è più un’ipotesi.
La seconda alternativa, se non arrivano i Milone, è quella del ritorno ad una gestione tutta nostrana come credo di aver ben spiegato nel mio ultimo disappunto “Samb, per un futuro migliore serve un ritorno al passato“.
La terza ipotesi, se le prime due non andranno in porto, riguarda la trattativa tuttora in corso tra Moneti e il torinese Luigi Appierto. Sulle cui basi, tutte da verificare, si potrebbe fondare un qualcosa di buono ma a scadenza molto più lunga. La sua durata e la sua fattibilità potranno essere valutate soltanto dopo aver conosciuto bene persone e cose. Infatti, se in tema Samb una cosa è certa è che salti nel buio non si faranno più. Ormai l’ambiente è vaccinato al punto giusto.
Noi attendiamo con ansia una soluzione e credo, come noi, tutto l’ambiente sportivo rivierasco che, lo ripeterò all’infinito, non vede la Samb come una squadra di calcio ma come un monumento da restaurare prima possibile.
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No all’erba sintetica al Riviera, si a metterla al nuovo campo di allenamento in zona Ipsia, e al campo Torrione. Il gioco del calcio ha bisogno di erba naturale, di rimbalzi non sempre prevedibili, di zolle, per essere veramente godibile, altrimenti è meglio giocare con la playstation. Per quanto riguarda le vicende societarie, voglio dire papale papale quello che penso: nessuno butta soldi dalla finestra, né Milone né Bellini né nessun altro, c’è un dare-avere che deve avere saldo in pareggio, ed è anche giusto, solo che l’AVERE non è mai chiaro e netto! Come recupera Milone l’investimento che fa… Leggi il resto »
Noi Samb per quest’ anno si è fatta carico, come da accordo, dei costi del settore giovanile, che è comunque della Sambenedettese, non di noi samb. Un’ eventuale ingresso in società di Noi Samb dovrà essere legato a un progetto di gestione sostenibile che permetta di pagare tutti i giocatori e quindi la stagione va programmata anche in base a quello ( ma semmai appunto, se ne riparlerà per un’ altra stagione ). Moneti nel frattempo però ha chiesto un aiuto immediato per finire la stagione e per questo Noi Samb lo ha messo in contatto con Milone. Sul sintetico… Leggi il resto »
Grazie delle risposte, ventura. Purtroppo lavoro fuori SBT e non posso venire a sentire Ottavio dal vivo, ma credo che le sue parole siano state riportate fedelmente: sul Riviera non condivido, ok per i campi di allenamento.
NoiSamb invece potrebbe crescere di tanto coinvolgendo più persone, se:
-definisce obiettivi certi sulla Samb maggiore
-aumenta la trasparenza su attività e conti che vanno esposti su internet (sai quanto è stato raccolto, quanto si è speso finora per giovanili e altro, quanto si è guadagnato, e quant’è il saldo finale di cassa?).
Caro First vedo che a Sbt si continua a parlare senza sapere, senza partecipare, senza conoscere! Se lei fosse un associato noi samb o solo si informasse se non addirittura partecipasse scoprirebbe che gli obiettivi dell’associazione e soprattutto le finalità sono molto chiari e alla luce del sole, ma soprattutto scoprirebbe con dispiacere di tutti coloro che a Sbt si nascondono dietro alla polemica e al sospetto per non esporsi mai è autogiustificarsi, che i conti sono sempre sul tavolo con resoconti, costi, ricavi, di ogni singola voce. Allora di quale trasparenza stiamo parlando?
Caro max68, premesso che il bene della Samb è l’obiettivo comune, e che il modo di raggiungerlo non è per tutti uguale… ho già detto che sono fuori SBT e non posso venire alle riunioni, ma c’è un giornale in cui si possono scrivere quei dati che sono sempre sul tavolo, o no? Lei che partecipa, è in grado di rispondere brevemente a quelle due domandine? O solo gli associati possono sapere? Se fosse la seconda, male, per allargare la base di partecipazione è quella la strada, massima condivisione per capire se si può convergere sugli obiettivi e sui metodi…… Leggi il resto »
Aggiungo che sicuramente si parla senza conoscere, più che altro si chiede, si cerca di capire… ma perché?
Perché c’è una comunicazione del tutto insufficiente che non consente di conoscere, non trova? E’ un nodo fondamentale per allargare la base degli associati, se si punta a un obiettivo condiviso che per me non può essere altro che un ingresso in società (forse mi sbaglio, ma non capisco quali altri obiettivi si possono perseguire raccogliendo soldi)… Se lei ha modo, mi chiarisca le idee, grazie!
Noi Samb ha dato la possibilità di un’ ingresso in società per un altro anno ma è chiaro ( ovvio ) che si vorrà dire la propria anche sulla programmazione ( perché non ha senso vincere il campionato come hanno fatto Pignotti e Bartolomei ). Nel frattempo non mi sembra che ricostruire un settore giovanile e provare a trovargli una casa sia un aiuto non importante per la Sambenedettese, sempre che si voglia una gestione diversa dal presidente ” tocca e fuga” chiaramente.
Secondo te, se la raccolta fondi fosse stata fatta con l’obiettivo di gestire il settore giovanile, quanto sarebbe stato raccolto? E’ un qualcosa di molto secondario rispetto al nocciolo del problema.
Scusa ventura, ma tu quel foglio che è sempre sul tavolo con i conti lo hai visto? Si sa quanto c’era in cassa dopo la raccolta, quanto è uscito ed entrato per il settore giovanile, e quanto c’è rimasto? E’ una info molto utile per capire la sostenibilità.