SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pubblichiamo una testimonianza di un padre con suo figlio al Pronto Soccorso dell’Ospedale di San Benedetto del Tronto.

 

“Siamo arrivati in ospedale alle 15, eravamo i primi, ci hanno fatto accomodare in un saletta di 7-8 metri quadrati specifica per accogliere i bambini dove c’erano sei sedie, dopo una mezz’oretta di attesa l’hanno visitato ed è stato riportato nella stanza con la flebo al braccio. Intanto arrivavano altri bambini che stavano male, eravamo tutti e tutti lì, nella stessa saletta, i bambini e i genitori. Dopo un’ora e mezza finalmente ci chiamano per andare in pediatria, saliamo: il bambino doveva andare in bagno e ci dicono che la pipì mio figlio doveva farla in un contenitore, quindi senza aver concluso nulla cosi scendiamo di nuovo nella stessa saletta. Gli attaccano un’altra flebo, ragion per cui, essendo il bagno troppo lontano la pipì l’ha fatta in mezzo alla saletta e davanti a tutti in un lavandino perché il bagno era lontano. Così per più di una volta.

Intanto eravamo sempre in attesa, lunghissima per tutti, e la saletta sempre più affollata. Alcuni bambini si sono addormentati tra le braccia delle mamme. Mio figlio per via della flebo lo abbiamo sdraiato su due sedie con il busto nudo. Dopo un’ora si è svegliato. Nessuno che passava a cui poter chiedere informazioni, nessuno che passava per informare o dirci qualcosa, ripeto, nessuno, tanto che la flebo si bloccava e l’ho fatta ripartire io. Intanto mio figlio e gli altri bambini hanno cominciato ovviamente a spazientirsi, ed hanno iniziato a piangere. Solo alle 21, dopo sei ore di attesa ci hanno chiamato per far visitare mio figlio dalla Pediatra e alle 21 e 30 abbiamo lasciato l’ospedale”.