
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il sindaco Giovanni Gaspari ha diramato un comunicato riguardante il rogo allo chalet “La Medusa”:
“L’incendio che l’altra notte ha interessato lo stabilimento balneare La Medusa lascia quantomeno preoccupati. Non posso non andare con la memoria all’analogo episodio accaduto poche settimane fa con l’incendio divampato in un altro stabilimento balneare in contemporanea con quello che ha colpito un’azienda del nostro territorio. Ovviamente non sono in grado di trarre nessuna conclusione, perché il lavoro degli inquirenti è ancora in corso. Ho la certezza che forze dell’ordine e magistratura sapranno chiarire i contorni di questi episodi che, al momento, destano inquietudine. Nel frattempo, mi si permetta di affermare con forza che questa è terra di rispetto delle regole, che rifiuta ogni forma di violenza fisica o psicologica, di sopraffazione. Non arretreremo di un millimetro e chiedo a tutti i sambenedettesi non solo di segnalare ogni episodio, anche quello apparentemente meno significante, che si ponga al di fuori di questi principi, ma di far sentire, in ogni forma possibile, tutta la solidarietà alle persone danneggiate e il sostegno incondizionato agli organi inquirenti che stanno lavorando intensamente su questi episodi. Manteniamo alta, tutti insieme, l’attenzione su quanto ci accade attorno, perché la vigilanza collettiva e diffusa è il miglior presidio a tutela della sicurezza e dello Stato di diritto”.
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Benvenuto Degrado Sociale! Alcuni mesi fa criticai duramente la decisione dell’amministrazione comunale di installare nel tessuto urbano pensiline fotovoltaiche di innegabile bruttezza. Dissi che non si poteva rimanere indifferenti davanti ad una offesa simile ai danni della nostra città e che certamente lo scempio delle pensiline avrebbe compromesso il decoro urbano dei nostri quartieri. Con l’occasione dichiarai anche con una certa enfasi iperbolica che, prima o poi, il degrado urbano incontra sempre quello sociale. Oggi il degrado urbano della nostra città è indubbio e, oltre la questione pensiline, lo stato in cui riversa il nostro lungomare Nord, le condizioni delle… Leggi il resto »
Manteniamo alta, tutti insieme, l’attenzione su quanto ci accade attorno perché la vigilanza collettiva e diffusa è il miglior presidio a tutela della sicurezza dello stato di diritto. Questa è una delle affermazioni che ho letto del signor sindaco , altra dichiarazione è stata “”Nel frattempo, mi si permetta di affermare con forza che questa è terra di rispetto delle regole, che rifiuta ogni forma di violenza fisica o psicologica, di sopraffazione.” Volevo porle una domanda mi scusi l’ignoranza, ma lo stato di diritto se non erro non è quello stato dove i diritti civi e politici sono assicurati a… Leggi il resto »
Che la camorra non esista nelle Marche possono ormai affermarlo solo prefetti e questori che, regolarmente provenienti dai territori delle mafie, evidentemente hanno una percezione diversa del fenomeno mafioso rispetto a noi. La DIA e diverse pubblicazioni (ultima in ordine di tempo: “San Marino Spa”) affermano da anni che la camorra ha messo le sue bassi qui, ed è una presenza salda. L’interesse per ristoranti e discoteche è ben noto (e facile da constatare in Romagna, dove l’insediamento della camorra ha una storia più lunga e potrebbe servirci da esempio). Bene che il sindaco Gasparri, forse primo tra tutti i… Leggi il resto »
Leggo ch l'”imprenditore” De Angelis avrebbe usato dei “bravacci” per pestare il dipendente che aveva testimoniato contro di lui. È esattamente così che è arrivata la camorra in Romagna: imprenditori locali poco abituati alla concorrenza leale, che si avvalevano di malviventi campani e albanesi come esercito mercenario personale. L’indagine deve riguardare non solo la presenza di queste squadracce, ma anche i “nativi” locali che se ne servono.
La malavita è un problema che una società forte sa affrontare. Vediamo se li prendono e riusciamo ad avere una spiegazione. Spero che il nostro solerte sindaco abbia twittato al capo della polizia e al maresciallo dei carabinieri una bella incitazione a fare qualcosa ogni tanto.
E’ esattamente l’opposto, la terra del non rispetto delle regole, di forze dell’ordine che non presidiano il territorio, dell’attendismo dell’amministrazione, del non fare niente di concreto sperando che le cose si sistemino da sole. Non ci siamo, le regole si fanno rispettare raccogliendo le istanze dei cittadini, non chiedendogli di trasformarsi in vigilanti.