CASTELFIDARDO – Prima o poi doveva arrivare, è arrivata nel modo più fastidioso. La Samb perde la prima partita della stagione, pagando una gara nella quale – tranne negli ultimi minuti – non ha fatto nulla per vincere. Le colpe – al netto dei meriti dei biancoverdi – sono tutte dei rossoblu. Troppo passivi nel primo tempo – finito fortunosamente in vantaggio – troppo molli nel secondo.

La sconfitta – inappuntabile, nonostante le dichiarazioni del post-partita – infastidisce molto: i rossoblu hanno tradito loro stessi nella partita più prestigiosa, contro la migliore antagonista, nel momento migliore per non perdere. Una vittoria avrebbe significato l’ipoteca sul campionato e (soprattutto) la superiorità assoluta della squadra di Mosconi. La sconfitta non pregiudica nulla, ma – anche per come è arrivata – rappresenta una ferita narcisistica difficile da digerire.

Già dal fischio d’inizio – con 8 uomini sulla linea del centrocampo – i padroni di casa sembravano pronti all’arrembaggio: è stato così per tutto il primo tempo. Il 4-2-3-1 di Mobili è subito aggressivo, fomentato da un pubblico caldo e una Samb troppo sulle sue. La squadra di Mosconi attende bassa come col Portorecanati, alla ricerca della ripartenza a campo aperto, ma stavolta il gioco non funziona. I padroni di casa, infatti, coprono bene: i terzini non danno spazio a Galli e Piccioni, mentre i due esterni di centrocampo si accentrano, andando a formare – con centrali di centrocampo e difesa – un muro che toglie spazio ai centrocampisti e soffoca Tozzi Borsoi.

Con i gli attaccanti rossoblu sempre spalle alla porta, il Castelfidardo ha buon gioco nel recuperare palla già dalla trequarti, e – in contropiede – diventa pericoloso. La Samb è costretta ad un super lavoro, soprattutto sulle fasce, dove – agli esterni Tassi e Sbarbati – si aggiunge spesso Simoncelli, pronto ad allargarsi per dare superiorità numerica sull’esterno.

Proprio dalle fasce arrivano le occasioni migliori, con Sbarbati che, sulla sinistra, trova sempre lo spazio per il cross. La prima occasione di giornata arriva proprio all’esterno biancoverde, che – sull’angolo  di Simoncelli – si vede negare il gol da un super-Zuccheri (bravissimo a alzare palla sulla traversa).

Siamo al 23′, e finora – a parte un contropiede di Galli – hanno giocato solo i biancoverdi. La Samb ha il merito di non scomporsi, nell’attesa dell’occasione buona che – puntualmente – arriva. Alla mezz’ora Tozzi Borsoi – al termine del contropiede Galli-Baldinini – guadagna e realizza il rigore dell’immeritato uno a zero.

Il gol sembra cambiare l’inerzia di gioco, ed – effettivamente – nei minuti successivi i rossoblu alzano il baricentro a spese di un Castelfidardo scosso. Ma nel finale i padroni di casa tornano in avanti, e – dopo il bel tentativo di Simoncelli – devono mangiarsi le mani per l’errore di Tassi, che sbaglia il tap-in da un metro.

Nel secondo tempo i rossoblu hanno molto più respiro, favoriti dal risultato e dalla condizione del Castelfidardo, un po’ in appanno. Già al 50′ le due squadre sono molto allungate, e la partita si gioca soprattutto sull’agonismo dei giocatori in mezzo al campo.

Le due squadre giocano a non far giocare e, tra tanti errori, le due squadre sembrano incapaci di dare un senso alla loro gara. A cambiare le carte in tavola può arrivare solo la giocata di un singolo, che puntualmente arriva: al 66′ Sbarbati si libera sulla sinistra e si inventa un gran tiro che si spegne sotto all’incrocio dei pali.

Il pareggio ha l’effetto di un uragano: le due squadre si svegliano improvvisamente e – nel giro di 10′ – arrivano due occasioni per Dell’Aquila e Padovani (entrato subito dopo il gol al posto di Piccioni). La Samb ha il demerito di non provarci fino in fondo – nonostante ci fosse la possibilità – e viene punita.

A 10′ dal termine – su un lancio lungo di Cantarini – Borghetti sbaglia a spazzare, scaraventando palla su Donzelli. L’attaccante si trova la palla sui piedi, a tu per tu con Zuccheri, e sigla il gol della rimonta.

Il finale è un monologo della Samb, che – dopo i tentativi di Padovani e Galli – sfiora il pareggio proprio negli ultimi minuti. Al 90′ Ventanni raccoglie un rimpallo sul tiro di Tartabini, ma viene fermato da Cantarini, magistrale nel deviare sulla traversa il successivo pallonetto di Traini.

Su quest’ultima occasione si infrange l’imbattibilità della Samb, che – nonostante un campionato dominato dall’inizio alla fine – ha dimostrato di non poter mai abbassare la pressione.