Il discorso del neo-presidente del consiglio, a metà fra stilnovismo e varietà televisivo, è stato prodigo di citazioni variopinte. Quella che è stata intitolata la politica pura del fare, a quanto pare non è mancata di fiorita retorica, a volte molto più giovanile dello stesso leader.

Possiamo trascurare di soffermarci sui ricercati riferimenti a soggetti come Chesterton (il mondo finirà per mancanza di meraviglia), I Promessi Sposi (battere la monumentale pigrizia della burocrazia e un sistema di leggi che ingabbiano il paese), e poi Papa Francesco, Renzo Piano, le vicende di Lucia Annibali e Lorenzo Guarnieri. L’originalità vera infatti si è vista nel momento in cui Renzi ha scelto di fare riferimento a personaggi che simboleggiano quello che è il mondo dell’incanto e della fanciullezza.

Innanzitutto non poteva non citare la giovane per antonomasia Gigliola Cinquetti, infatti anch’egli riconosce di non avere ancora l’età per entrare in un luogo così intriso di naftalina come Palazzo Madama. Chissà se questa dichiarazione gli sarà di buon auspicio? Vista la fortuna che abbe la cantante cinquant’anni prima.

La fantasia raggiunge i massimi livelli quando ad essere omaggiato fu un personaggio del calibro di Walt Disney, attraverso la frase “La differenza tra sogno e obiettivo è una data”. Tuttavia non sarebbe stato strano se avesse aggiunto al repertorio frasi del tipo, “i sogni son desideri” o “ehi oh, andiamo a lavorar” ma ci sono ancora svariati mesi per sperare.

Come tutti i bambini, oltre ai sogni disneyani esistono anche le paure e gli incubi. L’uomo nero in questione è ovviamente Beppe Grillo, pertanto i senatori a 5 stelle con il loro schioccare di dita, come per intimare il risveglio da questa atmosfera incantata, non potevano non essere accostati alla famiglia Addams.

Infine, non è mancato il riferimento ai social network. Il programma politico, ha detto il premier, vorrebbe fosse sintetizzato “in tre tweet”, possiamo supporre perciò che i relativi punti potrebbero facilmente essere linkati sulla sua pagina Facebook dedicata, ammesso ci siano sessanta milioni di cittadini disposti a chiedergli l’amicizia.