SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Intervista ad Andrea Sanguigni, presidente del quartiere Ponterotto, pubblicata su Riviera Oggi numero 980

Lei è uno dei presidenti di quartiere più giovane.

“Sono un giovane laureato e, come molti miei coetanei, sono stato costretto ad allontanarmi dal luogo in cui ho sempre vissuto e che amo per poter lavorare. Per ora sto facendo un periodo di formazione a Reggio Emilia presso un’Azienda che realizza soluzioni per l’autonomia dei disabili, ma nel giro di qualche mese sarò operativo nel Piceno e nel vicino Abruzzo. Nel 2011 ho ricevuto l’incarico come presidente di quartiere e questo mi rende orgoglioso e tenace. Quest’esperienza nasce dalla voglia di mettermi a disposizione degli altri. Compreso me, il direttivo è composto da altre sette persone: il vice presidente Stefano Pignotti, il segretario Roberto Angelini, il tesoriere Emmanuel Spagnolini e i consiglieri Luciano Acciarri, Benito Gabrielli, Sandro Pulcini e Giuseppe Gabrielli”.

Quali zone comprende e quanti sono gli abitanti del quartiere?

“Il perimetro del quartiere va dal ponte dell’autostrada, dopo il centro commerciale “Smeraldo”, verso ovest e la zona di via Valle del forno. Ci sono circa 2000 abitanti in continuo aumento”.

Quali sono i principali problemi del quartiere? E i progetti?

“I maggiori e i più gravi problemi sono rappresentati dalla viabilità e dalla sicurezza dei pedoni, a causa della mancanza di marciapiedi e la fatiscenza degli stessi dove presenti (vedi via Madonna della Pietà). Un altro problema è rappresentato dalla negligenza di alcuni residenti che non rispettano gli orari di conferimento della raccolta differenziata, per questo insieme al responsabile di zona della Picenambiente stiamo promuovendo una campagna di sensibilizzazione ed informazione che, a mio avviso, dovrebbe essere accompagnata anche da maggiori controlli da parte del personale preposto, attraverso l’elevazione di multe. In via Montagna dei Fiori c’è una curva pericolosa che provoca parecchi incidenti, ma soprattutto il capovolgimento delle auto che non rispettano i limiti di velocità. Per ovviare tale problematica il Comitato ha avanzato l’ipotesi di un passaggio ciclo-pedonale a ridosso della strada in aggiunta a dossi artificiali diramati in posizioni strategiche, questa idea è stata appoggiata dall’Amministrazione in quanto non particolarmente dispendiosa. Da ormai cinque mesi stiamo aspettando la disponibilità dell’Assessore alla viabilità per avviare un discorso più serio dato il fatto che esiste anche una bozza di progetto con relativi costi”.

Riguardo il manto stradale?

“Il manto stradale è dissestato in tante zone del quartiere, come per esempio in via della Resistenza. In via Madonna della Pietà continuano i parcheggi selvaggi sia di auto che di biciclette, nonostante le numerose aree di sosta, ultimate poco tempo fa, i controlli da parte della Polizia Municipale sono praticamente inesistenti. La mancanza di targhe bifacciali, per l’individuazione della denominazione delle vie, è manchevole in vie secondarie e questo provoca disagi per la rintracciabilità delle famiglie che lì vi abitano. Ben vengano nuove vie nel nostro quartiere (l’ultima quella dedicata alla grande Madre Teresa di Calcutta, di cui il Comitato di quartiere non sapeva nulla) ma la Giunta non dovrebbe dimenticare altre richieste riguardanti la toponomastica lasciate in sospeso con il Comitato ormai da più di un anno! C’è un importante progetto che abbiamo proposto al Comune e che è già stato accettato, ma non è stato ancora realizzato, è rappresentato dalla costruzione di un “parco bau”. Il giardino per gli amici a quattro zampe dovrebbe sorgere nel fazzoletto di terra, dopo il centro commerciale “Smeraldo”, sotto il ponte dell’autostrada. Un altro progetto, a cui teniamo tanto, è la continuazione delle “passeggiate della salute” che ogni tanto vengono abbinate ad una sana merenda offerta dal Comitato. Tale iniziativa si sta svolgendo in collaborazione con l’ US-ACLI Marche”.

Quali sono i progetti per i bambini?

“Per i piccoli abitanti del quartiere c’è la ludoteca “Soqquadro” in piazza della Libertà, ma io ed altri miei amici vorremmo avviare dei progetti di aggregazione come, per esempio, una scuola calcio (gratuita) in aggiunta ad attività di oratorio”.

Com’è il rapporto con gli abitanti del quartiere? Quante volte vi incontrate e dove fate le assemblee?

“Sono soddisfatto del Comitato che presiedo perché formato da persone propositive su cui posso fare affidamento, anche se durante le assemblee i cittadini sono poco numerosi e questo, a mio avviso, rafforza l’Amministrazione comunale a non mantenere le promesse fatte. Il direttivo si incontra una volta al mese, mentre le assemblee pubbliche vengono svolte due o tre volte l’anno presso la nostra sede ubicata in via Colle Ameno. Colgo qui l’occasione per annunciare che la prossima assemblea pubblica ci sarà a fine marzo e che tutti i cittadini sono invitati a partecipare in quanto il Comitato renderà pubblico l’elenco delle richieste effettuate ed approvate dall’Amministrazione comunale”.

Qual è il suo sogno per il futuro di questo quartiere?

“Vorrei che sempre più persone, soprattutto giovani, diano una mano nel miglioramento della vivibilità del quartiere. Mi piacerebbe che sempre più giovani possano sperimentare il servizio gratuito, seppur faticoso, come mezzo per poter cambiare veramente in meglio il mondo in cui viviamo”.