MARTINSICURO – Non si è fatta attendere la replica della giunta Camaioni, accusata nei giorni scorsi di immobilismo e disinteresse nei confronti della Torre Carlo V, chiusa al pubblico dal maggio del 2012.

“Dopo un periodo di assenza piuttosto importante – si legge in una nota – la minoranza di centrodestra torna a battere un colpettino. Non sapendo a quale santo votarsi, a ragione del buon lavoro portato avanti dall’amministrazione comunale, come ogni opposizione che si rispetti, si tira in ballo l’immobilismo e l’assenza di programmazione. Peccato che si scelga un argomento, quello del Museo della Torre di Carlo V, in relazione al quale da questa parte si è agito con grande senso di responsabilità. La decisione di non svolgere manifestazioni in quella sede è stata presa proprio per ottemperare ad una precisa prescrizione che la precedente amministrazione si è guardata bene dal far rispettare”.

“Ricordiamo, infatti, che la struttura da diversi anni era priva delle certificazioni previste dalla normativa antincendio, per cui i nostri due solerti oppositori, piuttosto che interrogarci sul mancato utilizzo del museo a partire dal maggio 2012, avrebbero fatto bene a chiedersi come mai loro abbiano permesso a scolaresche e associazioni di svolgere regolarmente le attività nel periodo precedente” continua la nota.

Rispedite al mittente anche le accuse di immobilismo: “Oltre ad aver agito nel giusto – continua l’amministrazione comunale – non risponde a verità il fatto che non ci siamo preoccupati di rimediare in quanto abbiamo cercato fin da subito di trovare i fondi necessari. Ci sono stati contatti con la Fondazione Tercas per verificare se i fondi destinati ad un progetto che prevedeva un adeguamento delle sale potessero essere impiegati a questo fine, ma non abbiamo una risposta positiva; per accelerare si è ritenuto di seguire la strada della rimodulazione del mutuo e, compatibilmente con i molteplici impegni cui gli uffici devono far fronte, il 18 novembre 2013 (ma questo deve essere sfuggito a chi oggi ci contesta) è stato dato l’incarico ad un tecnico per progettare le opere di adeguamento alle norme di prevenzione incendio”.

“Sta diventando poi oltremodo insopportabile – incalza Camaioni – il fatto che alcuni continuino a vivere la politica senza percepire il cambiamento dei tempi e per questo ci si lasci andare a dichiarazioni avventate pensando che chi legge viva ancora con l’anello al naso. Le somme individuate serviranno a svolgere lavori ritenuti fondamentali e non più rinviabili dalla collettività, per cui ci corre l’obbligo ringraziare i nostri oppositori per averli ricordati con dovizia di particolari alla cittadinanza nel loro comunicato stampa, tuttavia sarebbe bene che il consigliere Vagnoni chiarisca alcune questioni”.

“La copertura del Palazzetto dello Sport è da riparare da troppi anni – scrive la giunta – e proprio il fatto di non essere intervenuti subito ha fatto in modo che oggi occorrano ingenti fondi per il ripristino; la casa famiglia di Villa Rosa ha subito ritardi proprio a causa dell’indecisione della precedente amministrazione che ha interrotto i lavori per riprenderli dopo due anni; l’amianto sulla Scuola di via Battisti attende di essere rimosso da anni ed il fatto che la giunta precedente abbia preso fondi per smaltirlo, non prevedendo che poi si sarebbe dovuto rifare il tetto non può essere imputato certo a noi che abbiamo dovuto tappare l’ennesima falla; i bambini aspettano da molto tempo di poter avere spazi adeguati per giocare in sicurezza”.

“Vale la pena aggiungere che all’interno del progetto di valorizzazione dei percorsi rurali, approvato dalla nostra giunta nel novembre 2012 e finanziato dalla Regione Abruzzo poche settimane fa attraverso l’erogazione di 87 mila euro, abbiamo previsto anche di dotare la struttura di un ascensore/montacarichi a norma e non inutilizzabile come quello installato giusto per procedere all’ inaugurazione nel 2009, volendo sorvolare sul fatto che lo stesso Sovraintendente Regionale, incontrato all’inizio di questa esperienza amministrativa, ci aveva confidato che i problemi strutturali del sito erano complessi e si trascinavano da diversi anni, per cui prima di accusare noi di scarsa programmazione e di disinteresse occorrerebbe un bell’esame di coscienza” continua Camaioni.

“Tornare, infine, a muovere le solite critiche pretestuose – concludono gli amministratori – sul trasferimento degli Uffici in Piazza Cavour sta diventando veramente stucchevole in quanto si è trattato di una scelta precisa, mirata a rivitalizzare il centro storico che non ha comportato esborsi da capogiro e che sicuramente è stata meno discutibile di quella di spostare i medesimi uffici da una struttura del municipio lasciata poi abbandonata per trasferirli in locali in cui per anni si è pagato l’affitto. Ricorda il consigliere Vagnoni quale amministrazione ha preso questa decisione? Chiudiamo con una precisazione doverosa per i due consiglieri che sulla stampa si sono lasciati andare ad una ulteriore dichiarazione avventata. Nessuna ristrutturazione o spostamento è stata effettuata per uffici di assessori. Anche se si fa finta di non saperlo, possono chiedere ai numerosi cittadini con cui quotidianamente ci confrontiamo: scopriranno che nessun assessore ha un ufficio in municipio e che le riunioni si svolgono nei locali in cui lavorano i funzionari, i dipendenti o nella maggior parte dei casi in sala giunta. Ma a quanto pare non è la realtà che interessa a chi si limita a fare opposizione politica”.