SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La prossima settimana cominceranno i carotaggi finalizzati alla realizzazione del pennello in mare. Comune e Arpam hanno individuato i punti per il prelevamento della sabbia per un intervento che durerà complessivamente tre giorni, al costo complessivo di 9 mila euro.
Il pontone verrà installato presso la foce dell’Albula. Alla chiatta galleggiante sarà installato un escavatore da immergere nell’acqua per la cattura della rena depositata sul fondo.
I risultati delle analisi decreteranno la scelta del percorso da seguire. Un esito positivo consentirà l’inserimento delle scogliere al di sotto del livello della sabbia, mentre un responso negativo potrebbe dare il là ad un posizionamento ‘a vista’ dei massi.
Il progetto, lungo circa 160 metri, si allungherà dal ponte di Viale Trieste fino a largo e servirà a portare i detriti trascinati dal torrente verso il mare aperto. Il timore però è che la struttura possa generare la stagnazione dell’acqua ed il conseguente mancato ricambio.
“I lavori potrebbero cominciare all’inizio dell’autunno”, informa l’assessore Leo Sestri. Per la tempistica, molto dipenderà dalle condizioni meteorologiche. L’investimento toccherà il milione di euro, soldi che rientrano nei 2,4 milioni intercettati anni fa dall’allora onorevole Amedeo Ciccanti. 700 mila euro erano già stati utilizzati per la realizzazione della pista ciclabile in Via Manara ed altri 200 verranno investiti per la prosecuzione del tratto lungo Via Gino Moretti. Fino all’incrocio con Via Toscana la pista sarà ‘a sbalzo’, per poi occupare il marciapiede nel segmento che porta all’intersezione con Via Curzi.
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Ma gli studi di fattibilità con le relative conseguenze sull’erosione della costa e i reflussi delle correnti sono stati correttamente svolti? Cosa hanno prodotto? Non è che ci ritroviamo acqua salmastra alla prima mareggiata fin sotto l’Ospedale?
Personalmente ritengo che non esistano studi sulla questione adeguatamente supportati e documentati dato che non mi risulta che a largo di San Benedetto del Tronto sia mai stata posizionata una boa ondametrica in grado di monitorare-misurare realmente l’intensità, le direzioni, le variazioni delle correnti marine che riguardano in modo specifico il nostro tratto di litorale. Visto inoltre che qualche politico scellerato – dal mio punto di vista – sta anche ipotizzando l’ampliamento della struttura portuale cittadina attraverso la costruzione del terzo braccio del porto, di cui è facile immaginare l’imponenza dell’investimento economico necessario, non riesco a capire come mai non… Leggi il resto »
Se nulla di ciò è stato fatto allora di cosa si parla? Lungi da me essere uno di quelli che va “contro” a priori, però le cose vanno fatte cum grano salis. Sono d’accordo che esista il problema dell’Albula però risolviamolo con criterio e rigore scientifico, non cercando opere tanto per spendere quei soldi che stanno fermi lì da anni! Poi per il terzo braccio, ho avuto modo di vedere il progetto della regione (disponibile sul sito) ed è di un’invasività mostruosa, chissà che cosa ci dovrà mai attraccare? Spero vivamente che qualcuno riveda bene il tutto!
Salve a tutti L’erosione è un problema ciclico ultimamente in incremento e riguarda tutto il litorale adriatico. Come Ale84 anch’io dubito che chi propone questo intervento conosca veramente le dinamiche stagionali delle correnti marine di fronte all’Albula? Un pennello di 160 metri a sud dell’Albula per convogliare i detriti delle piene a largo francamente mi pare un grosso buco nell’acqua,anzi una s….., è proprio il caso di dirlo! Fin da ragazzo conosco la zona e permettetemi nutrire forti perplessità sulla cosa. Secondo me di correnti ne sanno molto di più i ragazzi che fanno surf in quella zona e quei… Leggi il resto »