Violenza. Inizio con la buona notizia, almeno per noi, che nel prossimo week end Riviera Oggi.it avrà una sua home page tutta nuova oltre ad aggiustamenti tecnici che favoriranno ancora di più la lettura e l’intercomunicazione con i nostri lettori.
In concomitanza, un restyling in linea con il nuovo giornale on line, è stato fatto con il settimanale ma che potete ricevere anche sulla vostra posta. Spero che il cambiamento sia gradito oltre che snellito l’impaginazione grazie ad una grafica in linea con i canoni moderni, che hanno come base la semplicità.
Detto questo vorrei dire la mia su un argomento che ha interessato le cronache con pareri contradditori: la rissa in centro dalla quale alcuni giovani nostri concittadini sono usciti malconci.
Atti violenza da bandire totalmente che rivelano un malessere che rischia di modificare lo stile di vita della nostra riviera che, al di là di una gestione politica che lascia a desiderare, è sempre stata tranquilla. Se alle notizie di furti, incendi dolosi, rapine sempre più frequenti aggiungiamo una delinquenza giovanile che porta a risse pericolosissime in pieno centro, arriveremo a gravare il già decrescente interesse turistico fino a farci definire zona a rischio totale e quindi da evitare.
Mi fa piacere che due associazioni di giovani hanno condannato fermamente quanto sta accadendo (vedi il loro comunicato su www.rivieraoggi.it). L’associazione Casa Pound ritiene che certi politici di sinistra stanno strumentalizzando e anche che il movimento “Mai i nostri iscritti si sognerebbero di aggredire gratuitamente donne con bottiglie e spranghe” non fa certe cose. Prendo per buone le loro parole anche se quel ‘gratuitamente’ non ce l’avrei messo perché la violenza non ha mai giustificazioni.
Aspetto che il gruppo “Robin Hood” (Rete degli Studenti Medi Piceni) ha ribadito in modo netto nella loro lettera ai giornali (“La violenza non ha ragioni”).
Per tutto il resto credo che fare chiarezza sia compito delle Forze dell’ordine.
Importanti, quindi, le parole delle due associazioni ma lo saranno ancora di più se metteranno il loro impegno (personalmente non ne dubito) per evitare che accadono ancora vandalismi da parte di loro coetanei che non fanno certamente bene alle comunità rivierasche.
Ma anche che possano far trovare terreno fertile ad “associazioni” ben più organizzate per le quali l’incutere paura fisica fa parte del loro dna e per fini ben più gravi.
Spero di sbagliarmi ma io qualche segnale ce lo vedo.