SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sarà alto 5 metri, largo 10 e mezzo ed accoglierà due passaggi laterali per pedoni e biciclette, larghi un metro e mezzo ciascuno. Prende forma il progetto del sottopasso di Via Pasubio, dopo anni di ostacoli e frenate obbligatorie.

Una telenovela cominciata nel 2009, quando Comune di San Benedetto, Regione e Rete Ferroviaria Italiana firmarono un accordo per la realizzazione dell’opera dal costo di 4,3 milioni (3,6 assegnati da Palazzo Raffaello tramite i Fas ed altri 671 mila dalla Rfi). Tempo due anni e si siglò un nuovo accordo di programma che impose all’ente rivierasco di partecipare con una quota pari a 377 mila euro, per via della contemporanea riduzione dei Fas.

Il 2013 è stato invece l’anno dei ricorsi al Tar delle aziende partecipanti al bando, che hanno ulteriormente rallentato la tabella di marcia. Un capitolo chiuso il 14 gennaio di quest’anno, con la firma del contratto dell’Ati (comprendente tre imprese), chiamati a consegnare i lavori ad un anno dalla consegna definitiva del cantiere.

“E’ una svolta storica per la città – dice il sindaco Gaspari – il progetto è stato fortemente voluto dall’amministrazione. Si tratta di un tassello di un quadro più ampio, che comprende pure l’elettrificazione della tratta Ascoli-Porto d’Ascoli e lo spostamento della sottostazione di Via Piemonte, da spostare nella Vallata del Tronto”.

Nell’area sono già in atto degli interventi legati ai sottoservizi (spostamento delle linee telefoniche, idriche e fognarie). Successivamente ci si dedicherà alla creazione del tracciato secondario, in maniera da consentire alle auto di continuare a percorrere la Statale 16 senza troppi patemi. Si effettuerà una leggera deviazione verso ovest, per reintrodursi subito in Via del Lavoro. A quel punto, le Ferrovie saranno chiamate a spostare il passaggio a livello sul tracciato che sarà a doppia corsia e ampio 8 metri.