SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Valorizzare specifiche proprietà comunali o mettere in vendita alcuni beni dismissibili. Sono le due strade consentite dal Programma Operativo per la Riqualificazione Urbana varato dalla giunta Gaspari, che ha approvato la pubblicazione – a partire dal 20 febbraio – del bando per la raccolta delle manifestazioni d’interesse.

A rientrare nel primo raggruppamento sono il campo di atletica (da migliorare nella capienza e nei servizi), la Piscina Comunale, l’azienda agricola Rambelli, il mercatino di Viale De Gasperi e l’area Ballarin. Fissato invece il listino dei prezzi per la cessione dell’immobile di Via Saffi (167.400 euro), delle ex scuole di Via dei Lauri (500.000 euro) e di Via Petrarca (559.000 euro).

Nell’ambito delle riqualificazioni, l’imprenditore interessato sarà premiato attraverso la concessione di volumetrie o l’incremento delle stesse in una struttura esistente, un cambio di destinazione oppure lo spostamento da un sito ad un altro.

“Con i Poru si risolvono le criticità analizzando un quadro generale”, fa sapere l’assessore all’Urbanistica, Paolo Canducci. “Se non arriveranno le proposte, non si farà nulla”.

L’avviso sarà pubblicato sul sito web del Comune e attraverso manifesti su tutto il territorio e rimarrà attivo per l’intera durata dei 180 giorni previsti dalla delibera.

Il nuovo percorso scavalcherà il Prg. “Non esiste uno strumento più sperequativo del Piano Regolatore”, afferma il sindaco Gaspari. “Solo uno guadagnava, a discapito di altri che ci rimettevano. Qualcuno diventava smisuratamente ricco ed altri venivano penalizzati a vita, questa logica a San Benedetto non esiste più. Pubblico e privato devono interagire, se gli imprenditori comprenderanno l’opportunità potremo risolvere situazioni anche antiche. Ai Poru si è arrivati grazie ad un percorso lungo, nel quale ci siamo avvalsi delle analisi dell’architetto Zazio e della preziosa collaborazione con l’Università di Camerino”.

Il primo cittadino fa inoltre sapere che “si costruirà sul costruito, grazie allo spostamento di volumi da una parte all’altra”. Da segnalare però la già citata ipotesi di concessione di metri cubi, compensata dalla ristrutturazione di opere pubbliche. Situazione che riguarda l’impianto natatorio Primo Gregori, il cui restyling avverrebbe proprio grazie a questo procedimento.