MARTINSICURO – MartinRosa e Progetto Comune tornano ad attaccare la giunta Camaioni. A finire nel mirino dei due gruppi consiliari di minoranza, questa volta è il museo archeologico ospitato all’interno della Torre Carlo V. La torre è chiusa dal 2012 e, secondo Alduino Tommolini e Massimo Vagnoni,  i lavori di adeguamento antincendio, necessari per la riapertura, avrebbero subito profondi ritardi dovuti al disinteresse e alla scarsa programmazione dell’amministrazione comunale.

“L’ennesima delibera della giunta comunale – si legge in una nota – sulla destinazione del mutuo sottoscritto per la ristrutturazione del Cinema Ambra, conferma ancora una volta la preoccupante e ormai cronica assenza di programmazione della maggioranza. A più di 20 mesi dal loro insediamento, le uniche operazioni degne di nota sono quelle relative al cambio di destinazione di mutui accesi per altre finalità ed indirizzati per l’esecuzione di opere (copertura scuola media Via Battisti, copertura Palazzetto dello Sport, lavori completamento casa famiglia, parco giochi Zona 167 e lavori museo archeologico) che ben potevano essere finanziate attingendo a finanziamenti sovracomunali che, stante l’immobilismo del nostro Comune, stanno mese mese, prendendo le strade di altre realtà locali.

Finanziamenti ingenti per ottenere i quali sarebbe stato sufficiente avere idee ben chiare e definite e programmare per tempo gli interventi prioritari.
Ma la mancanza di programmazione, oltre ad escludere sistematicamente il nostro Comune da certi tipi di finanziamento, rischia di avere i suoi effetti ulteriormente negativi nel mantenimento di finanziamenti già concessi. Ci riferiamo in particolar modo al finanziamento concesso nel 2009 dalla Fondazione Tercas, (non speso all’epoca in quanto oggetto di rimodulazione per esecuzione di interventi diversi all’interno del museo rispetto a quelli finanziati) che risulta non essere stato confermato dalla Fondazione (con comunicazione del mese di Febbraio 2013), in attesa di trasmissione di nuove proposte progettuali.

In questi mesi, mentre si sono spese somme rilevanti per ristrutturazioni e spostamenti di uffici di alcuni assessori (circa 30.000 euro, con benefici per la collettività tutti ancora da verificare), somme ingenti e non in linea con l’attuale situazione economica per eventi e manifestazioni (circa 100.000 euro e sempre attingendo dal bilancio comunale), non si comprende come sia stato possibile non destinare le risorse necessarie, magari anche chiedendo alla Fondazione di poter utilizzare il finanziamento concesso, per la riapertura del museo archeologico, ormai chiuso al pubblico dal lontano maggio 2012, e per la cui riapertura sembrerebbero necessari lavori di adeguamento per l’antincendio quantificati in circa €. 25.000; lavori che ben si sarebbero potuti eseguire destinando le cifre già spese da questa amministrazione per lo spostamento di uffici comunali in Piazza Cavour e per la ristrutturazione dell’ufficio urbanistica.

Preoccupa quindi il grave disinteresse dell’amministrazione Camaioni verso la riapertura di una struttura che, dal giorno della sua inaugurazione avvenuta nel mese di agosto del 2009, ha rappresentato un punto di riferimento culturale, non solo della nostra Città, ma di tutta la Provincia di Teramo e della Regione Abruzzo.
Non solo, ma attraverso un lavoro congiunto con la Sovrintendenza, nel corso degli anni si era riusciti a creare le premesse per la costruzione di una rete museale che vedesse il nostro museo come protagonista.
E un passo importantissimo verso la costruzione di relazioni culturali tra realtà vicine ed accomunate dalla presenza di siti archeologici, fu la stipula del protocollo di intesa con il Comune di Cupra Marittima, che avrebbe dovuto costituire il presupposto per l’avvio di iniziative congiunte per la promozione reciproca dei territori e dei reciprochi patrimoni storico – artistici.

Stante l’importanza, anche dal punto di vista turistico della struttura, chiederemo nei prossimi giorni informazioni in merito sollecitando l’amministrazione a mettere, tra le loro priorità, l’effettuazione dei lavori necessari per la riapertura del museo archeologico e la riattivazione dei rapporti di collaborazione con le altre realtà museali.
Di certo, l’aver deciso di finanziare i futuri interventi di adeguamento del museo attingendo le risorse dal vecchio mutuo contratto per la ristrutturazione dell’ex cinema, oltre ad essere stata la soluzione più comoda per chi ci amministra, e ad aver ritardato in maniera del tutto ingiustificata il compimento delle operazioni necessarie per la riapertura della struttura, dimostra altresì come l’amministrazione abbia avuto più a cuore in questi mesi il finanziamento di interventi che meglio avrebbero loro garantito maggiore visibilità (spostamento uffici in Piazza, eventi, ristrutturazioni ufficio urbanistica), disinteressandosi di un’ opera pubblica di livello culturale primario, che merita di ritornare ad essere una priorità della nostra Città, avendo le caratteristiche per essere un vero e proprio valore aggiunto dell’offerta turistica del nostro territorio.

In questi 20 mesi la nostra città è stata privata di questa opportunità di promozione dell’attività turistica e della conseguente concreta possibilità di creare nuove opportunità di lavoro che vadano anche in minima parte a compensare la crisi occupazionale che sta interessando le aziende del nostro territorio.
Ci auguriamo che l’amministrazione, dopo le tante parole spese a sostegno dei lavoratori interessati dalla crisi occupazionale, ponga immediato rimedio, con atti concreti, a questa situazione di stallo, cogliendo le opportunità che la riapertura del museo potrà sicuramente offrire”.