SANT’ELPIDIO A MARE – La Samb vince contro l’Elpidiense tenendo a -15 il Castelfidardo e mettendo ancora più in sicurezza la prima posizione in classifica – semmai ce ne fosse bisogno. Però… C’è un però: nella ripresa i rossoblu hanno subito il ritorno della squadra di casa, che è riuscita a spaventare (non poco) la squadra di Mosconi.

La vittoria non è mai sembrata in pericolo, ma nella ripresa la Samb ha praticamente smesso di giocare, mostrando – se non difficoltà – una condizione (mentale, più che fisica) troppo deficitaria. Il grande attacco del primo tempo e la buona difesa del secondo sono bastati, ma contro la terzultima in classifica – passi il campo, passi il calo fisico – bisognava far vedere di più.

Il primo tempo aveva promesso davvero bene: la squadra di Mosconi gioca con dinamismo e coraggio, spinta da un ottimo centrocampo e un Tozzi Borsoi decisivo anche a mezzo servizio. Rispetto alle ultime settimane i rossoblu hanno spinto soprattutto sulla destra dove, sull’asse Fedeli-Tozzi Borsoi-Piccioni, si sono viste subito le cose migliori.

Proprio dalla destra è arrivato il primo squillo di giornata, con Piccioni, e – sempre dalla destra – il vantaggio. Una bella azione in verticale (anzi, in diagonale), partita dal vertice sinistro dell’area rossoblu – con Seye Mame che recupera su Bracciotti – e arrivata a Piccioni sul vertice destro dell’area elpidiense. Il tutto in tre passaggi, passando per Amaranti e (soprattutto) Tozzi Borsoi – autore di un assist meraviglioso.

Al di là delle (legittime) proteste della squadra di casa – che recriminava per il contatto su Bracciotti – la bravura dei rossoblu, in questa partita, sta tutta in questa azione: una grande difesa, l’ottima transizione di gioco, e la tecnica giusta per decidere al momento giusto.

Per tutto il primo tempo i rossoblu giocano su questi tre aspetti, con difesa e centrocampo molto stretti – avanti e dietro, a fisarmonica – e i tre attaccanti che restano alti per attaccare subito lo spazio. Nonostante la grande partita di Tozzi Borsoi – rifinitore e finalizzatore – la vera nota lieta viene dal centrocampo, con Traini-Baldinini-Fedeli in gran spolvero.

I tre centrocampisti sono il vero motore della squadra, sia in copertura che – soprattutto – in proiezione offensiva: assist, coperture, inserimenti. Dai piedi dei tre arrivano le azioni migliori, e – al 42′ – il raddoppio di Baldinini, partito dalla punizione di Traini e rifinito dalla sponda di Fedeli.

Un’azione non casuale, replicata pochi secondi dopo con il coinvolgimento di Piccioni. Palla recuperata da Traini, Fedeli scambia con l’esterno e serve ancora una volta Baldinini, che – stavolta – non riesce a segnare il tris.

Il secondo tempo – amministrabile in contropiede, con l’avversario costretto a sbilanciarsi – sembrava aprirsi sotto i migliori auspici, per i rossoblu, e le indicazioni di Mosconi andavano proprio in quel senso. Padovani centrale, sull’ultimo uomo elpidiense per sfruttare il contropiede, Traini e compagni molto più compatti dietro.

Il gioco non rende, perché col passare dei minuti – per il campo, o il risultato acquisito – i rossoblu si “impigriscono”, limitandosi a coprire senza ripartire con la cattiveria giusta. Nel secondo tempo la squadra rivierasca non ha mai tirato in porta, né si è svenata per farlo. Morlacco e compagni, dall’altra parte, ci provano dal primo all’ultimo minuto – con alterne fortune; il gol dei padroni di casa sorprende, ma solo per la riconosciuta differenza tra i valori tecnici dell’una e dell’altra squadra.

Pochi minuti prima Mosconi aveva speso due cambi per portare la squadra su un 4-4-2 più fisico e più accorto (con Zebi-Traini coppia centrale), e forse – a livello mentale – i suoi avevano già pensato di averla chiusa. La partita si riapre, invece, e i rossoblu sono costretti a un finale di difesa e intensità, chiudendo da operaia una partenza “regale”.

La vittoria dice molto di questa squadra, troppo forte quando il risultato in bilico, troppo “molle” quando dovrebbe chiudere definitivamente una situazione favorevole. Un deficit che non ha fatto danni, in campionato – questi “cali” non si sono mai sentiti, a livello di risultato – ma che deve far riflettere.