Dal numero 977 di Riviera Oggi, in edicola.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Se una telefonata allunga la vita, Facebook può cambiartela. “Tutto è nato grazie ad un post scritto sui social”. E fu così che Iacopo Zappasodi, segretario sambenedettese uscente dei Giovani Democratici, scoprì la Cina. “Lavorerò nel settore elettronico, come tecnico del controllo qualità. La partenza è prevista a metà febbraio e inizialmente resterò là un paio di mesi, per poi tornare e ripartire”.

La svolta? A settembre, nell’ultimo giorno di collaborazione con la vecchia azienda. “Il mio amico Francesco Ameli (consigliere comunale ad Ascoli, ndr) mi consigliò di pubblicare il messaggio tra le 15.30 e le 16, momento di massima affluenza. Lo stile del testo era romantico, strappalacrime”. I ringraziamenti per l’esperienza conclusa e gli auspici per la rapida ricerca di una nuova avventura accumulano in nemmeno un’ora 80 mi piace. Fino a quando non finiscono sotto agli occhi di un ex professore, che immediatamente lo contatta. “Mi chiese come me la cavassi con l’inglese e se fossi disposto a spostarmi. Con le lingue non ho mai avuto problemi ed ero dispostissimo a trasferirmi. Mi ha creato questo contatto ed eccomi qua. Per me è un sogno, a 24 anni non posso chiedere di meglio”.

Mollerà la famiglia, una fidanzata e l’amata Samb. “Però sono consapevole a cosa vado incontro. Avrei la possibilità di restare in zona, con un lavoro stabile e fermarmi qui. Le offerte non mi mancherebbero. Invece ho voluto investire e scommettere su me stesso. Ho pensato in maniera egoistica, ma l’avrei consigliato pure alla mia ragazza a parti invertite. Sarà una prova di forza. Lei mi ha detto di andare, l’ha presa benissimo”. Così come la madre: “Credeva la prendessi in giro, successivamente ha capito che c’erano reali possibilità e mi ha appoggiato. In fondo non era la prima volta: nel 2010 andai per quattro mesi in Spagna, senza programmare nulla. Trovai lavoro a Barcellona”.

I timori non mancano. Capita di svegliarsi la notte e piangere. “La paura più grande – spiega Zappasodi – è l’assenza di un contatto diretto con un conoscente o una persona amica. Avrò Skype (non Facebook, in Cina è bloccato), anche se non sarà la stessa cosa”.

Qualcuno potrebbe identificare la tua storia con l’assenza di prospettive per i giovani in Italia.

“Non è il mio caso. Ho sempre creduto nel lavoro, da quando avevo 16 anni. Per me viene prima di tutto, le poche cose che ho me le sono sudate. Penso che se uno vuole, qualcosa trova. Magari non sarà l’occupazione sognata, ma se punti a portare un po’ di denaro a casa, opportunità se ne trovano”.

Due anni da segretario della giovanile democratica. Quali soddisfazioni e delusioni ti porterai dietro?
“Tante sono le gioie, tutte interne al gruppo. Siamo circa 40 ragazzi, che svariano dai 16 ai 30 anni. Abbiamo creato una squadra, quello era il mio cruccio. E’ bello vedere dei ragazzi che passano assieme delle serate per discutere. Sul fronte delle delusioni le ho riscontrate esclusivamente nei confronti del Pd e dell’amministrazione comunale”.

Immagino che le principali recriminazioni riguardino il registro delle coppie di fatto, mai attuato.

“Non ci sono le condizioni e le intenzioni per attivarlo. Questa maggioranza ha il fiato sul collo, in Consiglio si è salvata grazie a Calvaresi, nessuno ha l’interesse a spaccare una coalizione che già corre sul filo. La realtà è chiara, non dico nulla di sconvolgente. Mi dispiace, ti guardi attorno e ti accorgi che a Porto Sant’Elpidio hanno approvato un documento che nasceva dalla nostra idea originaria, votata all’unanimità. Il registro era un contenitore vuoto, capace comunque di consentire un ampio spazio di manovra agli assessorati, stabilendo il riconoscimento di conviventi sotto lo stesso tetto”.

Il progetto dello Skate Park invece a che punto è?

“E’ pronto, naviga negli Uffici da un anno, mancherebbe solo la firma per far partire i lavori. Non se ne farà più nulla, suppongo. I soldi ci sono e sono stati inseriti a Bilancio. Manca la volontà e mi dà fastidio che San Benedetto si lasci sfuggire un’occasione unica. Affermo con certezza che erano stati avviati contatti con la RedBull, Mediaset e varie federazioni per organizzare manifestazioni in Riviera. Una tappa del campionato italiano ed una di quello europeo di Skateboard erano assicurate”.

Che giudizio dai all’amministrazione Gaspari?

“Non ho condiviso tante decisioni, prese in maniera affrettata e azzardata. Parlo dei casi del distributore di benzina e dello stadio, senza dimenticare la gestione della questione Samb nell’estate 2013. La trattativa fu seguita in modo pessimo, nonostante riconosca a Gaspari l’impegno profuso. Vengono promesse tante cose, non riusciranno a farle a meno di clamorose sferzate. Per la riqualificazione del lungomare ogni settimana nasce una proposta nuova. Un aspetto è certo: meglio non fare niente che farlo come Martinelli, che vendette una farmacia comunale. Quella struttura avrebbe garantito un introito fisso”.

Mesi fa vi ribellaste agli screzi interni al Pd. Nel frattempo poco o nulla è mutato.

“Sabrina Gregori sta facendo un buon lavoro, si è mostrata collaborativa e razionale. Il Pd mi ha deluso, non giriamoci attorno. La storia dei dissidenti Emili e Pezzuoli va avanti da un anno e mezzo, non è possibile. Il partito continua a galleggiare, non spiega cosa intende fare”.

La tua esperienza politica si conclude qui?

“Per adesso sì e lo spero. Significherebbe vivere in Cina in maniera continuativa”.