SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Non intendiamo più partecipare alle sedute della Commissione d’inchiesta sullo stadio”. Con un breve comunicato firmato dai sette componenti di centrosinistra, i consiglieri comunali di Pd (Zocchi, Pasqualini, Morganti ed Evangelisti), Idv (Del Zompo), Socialisti (Laversa) e Città Aperta (Bovara) rispondono al diktat lanciato dal sindaco Gaspari, annunciando il boicottaggio degli ultimi due appuntamenti dell’organo chiamato a far luce sulla vicenda legata alla messa a norma e collaudo dell’impianto sportivo.

Questa scelta deriva dall’atteggiamento assunto dal presidente Tassotti che, esondando dai limiti stabiliti in sede di istituzione della commissione, ha ritenuto opportuno che la sua attività non si limitasse all’esame degli atti amministrativi esistenti ma ha deciso di avviare una serie di audizioni di persone anche non coinvolte direttamente nella vicenda. Una mossa che ha prodotto confusione pregiudicando la possibilità della commissione di giungere a conclusioni chiare e univoche”.

Ecco quindi la sfiducia: “Non riconosciamo più validità agli atti compiuti dalla presidenza della Commissione e pertanto ci asteniamo dal continuare a portare il nostro contributo ai lavori della stessa”.

Difficile comprendere se il fastidio dei sette esponenti di maggioranza sia riferito ai titolari delle ditte che vantano crediti nei confronti della Rdp o ai dissidenti Emili e Pezzuoli, che parteciperanno all’appuntamento conclusivo del 4 febbraio.