SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Non intendiamo più partecipare alle sedute della Commissione d’inchiesta sullo stadio”. Con un breve comunicato firmato dai sette componenti di centrosinistra, i consiglieri comunali di Pd (Zocchi, Pasqualini, Morganti ed Evangelisti), Idv (Del Zompo), Socialisti (Laversa) e Città Aperta (Bovara) rispondono al diktat lanciato dal sindaco Gaspari, annunciando il boicottaggio degli ultimi due appuntamenti dell’organo chiamato a far luce sulla vicenda legata alla messa a norma e collaudo dell’impianto sportivo.
“Questa scelta deriva dall’atteggiamento assunto dal presidente Tassotti che, esondando dai limiti stabiliti in sede di istituzione della commissione, ha ritenuto opportuno che la sua attività non si limitasse all’esame degli atti amministrativi esistenti ma ha deciso di avviare una serie di audizioni di persone anche non coinvolte direttamente nella vicenda. Una mossa che ha prodotto confusione pregiudicando la possibilità della commissione di giungere a conclusioni chiare e univoche”.
Ecco quindi la sfiducia: “Non riconosciamo più validità agli atti compiuti dalla presidenza della Commissione e pertanto ci asteniamo dal continuare a portare il nostro contributo ai lavori della stessa”.
Difficile comprendere se il fastidio dei sette esponenti di maggioranza sia riferito ai titolari delle ditte che vantano crediti nei confronti della Rdp o ai dissidenti Emili e Pezzuoli, che parteciperanno all’appuntamento conclusivo del 4 febbraio.
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Grande lezione di politica sambenedettese, gli yes-man vanno avanti, il pensiero indipendente viene punito! C’è più pluralità nella Repubblica Popolare Cinese che nel consiglio comunale di San Benedetto! Assurdo vedere come tutti i vassalli si allineino subito alle direttive del Feudatario, non sia mai che il Feudatario si scopra nudo. La trasparenza prima di tutto va sempre oscurata, tanto, una volta conquistata la poltrona l’importante è rimanere compatti così il potere si può gestire per il meglio delle clientele, il resto poco conta.
Tutti omologati , schierati e coperti dietro le severissime direttive di partito . Chi dissente rischia una purga nord-coreana?
Gaspari, a proposito di questa faccenda, NON HA FATTO e continua a NON FARE l’unica cosa che avrebbe dovuto fare (ovvero quello che la Commissione sta cercando con grande fatica di fare): ILLUSTRARE PUBBLICAMENTE PER FILO E PER SEGNO COME SONO ANDATE LE COSE NONCHE’ RISPONDERE A TUTTE LE LEGITTIME DOMANDE CHE GLI SI POSSANO FARE.
Infatti! A distanza di mesi ancora non si è’ capito nulla! L’unica cosa certa oltre alla mancata iscrizione della Samb al campionato di sua competenza,e’ che alcuni operai che hanno svolto i lavori allo stadio, anche a causa di questa vicenda,non sono stati pagati ed hanno perso il loro lavoro.
Sulla vicenda va fatta chiarezza, niente ostruzionismo, chi deve pagare e’ giusto che paghi!
Ma cosa vi aspettavate? Che nel migliore dei casi dichiarasse di aver sbagliato tutto o che peggio ci siano degli altri interessi dietro questa faccenda?
Ma che dopo 8 anni non avete ancora imparato a conoscerlo? Deve screditare questa commissione in modo da rendere qualsiasi cosa possa venir fuori non credibile al pubblico.
Più che Fedautario… io direi Dittatore! Tutti sull’attenti…
“Una mossa che ha prodotto confusione pregiudicando la possibilità della commissione di giungere a conclusioni chiare e univoche”…
E cioè quali? Quelle desiderate dall’Amministrazione?
Della serie: “vorrei chiederti il mio parere”…
Certamente! Volesse il caso che si facesse trasparenza su tutti gli intrallazzi dello stadio compiuti da questa amministrazione!
Era anche naturale che le marionette mosse dall’alto da Gaspari, mancando di spina dorsale, facevano la grande fuga!
GRAZIE Direttore o chi mi cancella i post…
nuovamente
bravi.. bravissimi, anzi di più…continuate a pubblicare pure questa..