Dai meandri del nuovo scenario politico, ecco spuntare la nuova creatura del delfino per eccellenza Angelino Alfano, “Nuovo Centrodestra”.

Nato dai resti un sodalizio che sembrava ormai indissolubile, il giovane “Nuovo Centrodestra” da bravo partito si mette alla prova anche a livello locale, nello specifico nell’amministrazione sambenedettese.

Se da un lato era prevedibile che si opponesse alla realtà gaspariana, definendola quanto mai evanescente e in fin di vita, dall’altro, lo era di meno l’affermazione di volersi avvicinare a Forza Italia con moderazione. Il delfinetto definisce pertanto quest’ultimo ancora un partito troppo asservito al proprio capo, la cui personalità getta inevitabilmente nell’ombra quella dei suoi sottoposti.

Ecco che subito sul partito Alfaniano appare l’etichetta del figliol prodigo. I suoi membri vogliono giustamente vantare di essere puri e incontaminati, ma è pur sempre il figlio di Alfano e dato che buon sangue non mente, Nuovo Centrodestra assomiglia moltissimo a suo nonno.

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