SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si era sparsa la notizia della chiusura, per inquinamento, della fontanella presente all’interno della pineta del lungomare Trieste, davanti allo chalet Il Pescatore. Tutto perché nella giornata del 15 gennaio erano stati affissi vicino alla fonte dei cartelli con scritto “acqua non potabile”. Immediatamente era la scattata la preoccupazione per altre fonti d’acqua.

In realtà era stata rilevata una leggera contaminazione dagli addetti al controllo che hanno poi chiamato la polizia municipale per monitorare la zona. Dalle analisi poi compiute è risultata una contaminazione esterna sul rubinetto, che può avvenire tramite un’applicazione di una bottiglietta sporca o con il contatto di un animale. Se il problema fosse stato più grave, si sarebbe manifestato anche nelle altre fontane della città.

Il Ciip ha provveduto al lavaggio e a disinfettare il rubinetto. La circolazione dell’acqua è stata temporaneamente sospesa in attesa delle nuove analisi.

Il 16 gennaio il Comune ha diramato questo comunicato:

“A seguito di esami effettuati dall’Asur, si è rilevata la contaminazione microbiologica nell’acqua prelevata dalla fontana pubblica di viale Trieste all’intersezione con via Zara. Non ci sono altri punti di prelievo interessati dal conseguente provvedimento di chiusura. La Ciip, che gestisce le fontane pubbliche cittadine, è già intervenuta per risolvere il problema, verosimilmente provocato dall’abitudine, tipica di diversi proprietari di cani, di far bere gli animali direttamente dal rubinetto. L’intervento consiste nella cosiddetta “flambatura” del dispositivo, cioè nel far passare una fiamma all’interno del rubinetto preventivamente smontato, per distruggere ogni presenza del batterio che, si ripete, non si trova nell’acqua della rete ma nel punto finale di erogazione, dove è in grado di riprodursi. La Ciip ha già eseguito le proprie analisi per verificare la scomparsa del batterio e, se quelle dell’Asur dovessero dare un risultato rassicurante, si procederà alla riapertura dell’impianto. Poiché non è la prima volta che accade un episodio del genere (in passato si è riusciti a risolverlo senza arrivare alla chiusura delle fontane interessate), è intenzione dell’Amministrazione modificare il regolamento in materia affinché sia data la possibilità alle forze dell’ordine, e in particolare alla Polizia Municipale, di sanzionare quei proprietari di cani che fanno bere gli animali direttamente ala fontana anziché munirsi di corretto contenitore”.