Il video sarà visualizzabile anche sui canali della televisione digitale terrestre Super J Tv, visibile al canale 603 nelle Marche e in Val Vibrata e 634 in Abruzzo.
Telegiornali ore 14 e ore 19 e in replica.
Riprese e montaggio di Vincenzo Ingiulla
Interviste di Pier Paolo Flammini
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il presidente del Corecom Marche, Pietro Colonnella, fa il punto sulla situazione della comunicazione a livello regionale, ribadendo l’importanza degli investimenti nella banda larga. L’ex presidente della Provincia di Ascoli Piceno, ad ogni modo, esprime anche la sua opinione sulle recenti vicissitudini nazionali del Partito Democratico, ribadendo fiducia sulle capacità di innovazione del nuovo segretario Matteo Renzi.
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Bello sentir parlare di Vento nuovo da Colonnella… un neofita della politica!
Parla di innovazione dopo essere stato sottosegretario grazie alla vecchia legge elettorale,
è stato reinserito in una inutile commissione dai rimborsi esorbitanti.
Il cittadino prima di votare certa gente dovrebbe PRINCIPALMENTE vedere il suo curriculum lavorativo!
Hai lavorato “veramente” non virtualmente come un politicante?
Quanti anni hai lavorato? Ti sei mai alzato alle 6 del mattino?
Poi, quando vede che è stato SEMPRE UN PARASSITA, dovrebbe non votarlo!
Molti POLITICANTI LOCALI, scoprirete che quasi NESSUNO ha vissuto di lavoro vero,quasi nessuno ha rischiato di proprio, quasi tutti hanno vissuto (e bene) con la politica ed ottenuto poltrone SOLO perché legato alla politica.
Secondo una tesi ormai largamente diffusa e condivisa, tutti i politici sarebbero dei fannulloni in virtù del fatto che non abbiano mai praticato un lavoro “vero” di quelli per i quali ci si deve alzare alle sei del mattino. Naturalmente, non voglio difendere Colonnella e/o la classe politica attuale che, troppo spesso, intende la politica come “mestiere”, addirittura anche come “malaffare” e ruberia. Ma so anche che fare politica non può essere parificata a un qualsiasi lavoro manuale, non può essere valutata in base a meri parametri quantitativi. Ci vuole intelligenza, preparazione, lucidità, visione, onestà, spirito di servizio. Ecco, allora,… Leggi il resto »
Chi non sa cosa sia vivere di lavoro, di sacrifici, chi è stato nella bambagia della politica che cosa vuoi che possa saper fare per i cittadini, che cosa ne sa della realtà!
A questo punto però diventa molto importante capire da chi proviene la predica. CAro “sfrinca” non è per cattiveria ma potrebbe essere stato lei in politica in passato. In tal caso un po’ di mea culpa sarebbe indispensabile. L’anonimato diminuisce la credibilità. Credo che su questo non possa non essere d’accordo.
il tuo ragionamento non fa una piega, se non si prendessero in considerazione le grandi democrazie anglosassoni… Nei paesi normali e civili fare politica, come dice anche l’etimologia della parola, un “servizio pubblico” non un mestiere! Blair è un professionista che ad un certo punto si è messo al servizio del paese, ha svolto il suo compito e poi è tornato al suo lavoro, così come lui tantissimi altri… Loro no hanno gli Alfano o i Renzi (che tutto è tranne che nuovo…). Faccio questi due nomi solo per rimanere ai nostri tempi perché se andassimo a ritroso nel tempo… Leggi il resto »
Io mi sono sforzato di ragionare, ma – come immaginavo – sfrinca non rinuncia, col solito perentorio tono, a darci la sua dose quotidiana di qualunquismo (rimpiango il gundam provocatorio ma intelligente). La quasi totalità di coloro che sono in politica, un qualche lavoro lo svolgevano prima di entrare nel paese del bengodi italiano e molti, nelle piccole realtà, continuano a svolgerlo. E pure dignitosamente. Non facciamo di tutta l’erba un fascio. Il problema – ribadisco – è COME esercitano la loro funzione pubblica. Il costume di rimanere in politica per decenni e campare solo di quello è tipicamente italiano… Leggi il resto »
Perché non servono? È forse meglio che gli articoli sui giornali siano privi di contradditorio pubblico e vengano imposti come se i giornalisti possedessero il dono della verità assoluta? Giusto per capire.
Sono invece d’accordo con te sulla differenza tra “Sfrinca” e “Gundam” che è (forse) rientrato nei ranghi perché “precocemente” invecchiato e ritiene che è meglio adattarsi al mondo. Soluzione che fa diventare le porte più larghe anche se non più giuste. È solo una mia sensazione, niente di più.
Comunque, la differenza vera tra “Sfrinca” e “Gundam” sta nell’anonimato del primo rispetto alle generalità conosciute del secondo.
Giusto per chiarire, visto che il Direttore mi sollecita: una volta che un lettore ha espresso una sua opinione e magari la circostanzia meglio dietro sollecitazione di qualcun altro, deve – secondo me – finire lì, altrimenti un quotidiano diventa una chat che si sviluppa sempre più avvitandosi su personalismi e, addirittura – nei casi estremi – diventa (come più volte ti ho ribadito) uno sfogatoio per frustrati o – peggio – un mezzo – attraverso l’anonimato – per secondi fini politici. Tu sai, ad esempio, quanto io disistimi il sindaco, ma un conto è contrastarlo con argomentazioni dettagliate (come… Leggi il resto »
Stiamo lavorando su alcuni spunti che tu suggerisci e che approvo. Da questo anno, durante il quale il nostro slogan è “solo buone notizie” questa rubrica subirà modifiche. Alcune delle quali legate a quanto hai scritto. Abbiamo già iniziato.
Non è un espediente per farti continuare a seguirci!
Grazie
Giustamente, mi fa notare la redazione, che “solo buone notizie” non è il nostro slogan che resta “Il cittadino non è più solo” ma un semplice mio (nostro) auspicio, seppur utopico. Diciamo che è un problema di buona volontà, più ne siamo a mettercela e meglio è.
Mi permetto – e con questo chiudo davvero – di segnalare un ottimo spunto di riflessione sul tema al seguente link:
http://www.wired.it/attualita/media/2014/01/03/contro-lapologia-dilagante-dellignoranza/
L’articolo al quale fai riferimento diventa un pensiero importante proprio perché è aperto ai commenti che, criticandolo (io, per esempio, la penso come “pisolino”) o approvandolo, riescono a dare al tema trattato un senso compiuto. E direi utile. Se invece tu lo citi semplicemente per dare forza al titolo “contro l’apologia dilagante dell’ignoranza”, e prendi tutto per buono (ripeto: non basta essere definiti giornalisti per avere il dono della verità), secondo me, sbagli. A parte qualche limatura in più (anche nel senso da te suggerito) che prometto per il 2014, credo che il parere (prima non possibile) del comune cittadino… Leggi il resto »
Io sarò ignorante e non avrò una buona e grande cultura ma chiedo: sarà un caso che la maggior parte dei politicanti non ha mai lavorato in vita sua, non si è mai messo in gioco personalmente, non ha mai rischiato di suo? Ok, è solo una caso! Però non ci credo! Guardate a San Benedetto, guardate a Roma, prendete i nomi e metteteci accanto il lavoro che svolgevano prima, vi renderete conto che la maggior parte hanno vissuto di solo politica! La politica deve essere un servizio per i cittadini (non dico di farlo gratis ,anche se lo preferirei)… Leggi il resto »
Parola di “sfrinca”
Ho postato il link non per fare l’elogio snobistico della cultura in senso stretto contro l’ignoranza di chi non ha o non ha potuto studiare. Anche perché di culture ce ne sono tante, come di intelligenze e non si finisce mai di imparare, né dal falegname che sa come lavorare il legno al chirurgo che sa come operare (sebbene l’uno non sappia fare ciò che sa fare l’altro). L’ho postato come “ottimo spunto di riflessione sul tema”. Sia l’articolo che i commenti forniscono materiale per migliorare il nostro approccio ai problemi che non potrà/dovrà mai essere fondato sull’urlo, sull’invettiva, sulla… Leggi il resto »