SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il girone di andata è quasi terminato, ma prima che la Samb possa portare a compimento il suo giro di boa c’è un ultimo ostacolo da superare ed è chiamato Biagio Nazzaro. Nonostante il club ospite abbia numeri a sufficienza per incutere il giusto timore, al Riviera delle Palme è arrivato il momento di effettuare un primo bilancio.
A pronunciarsi a riguardo è capitan Tozzi Borsoi – autore, fino ad ora, di ben 11 reti: “Non conoscevo questo campionato e all’inizio eravamo un po’ titubanti. Non pensavo che avremmo potuto vincere in questo modo e credo proprio che in base ai risultati ottenuti possiamo ritenerci soddisfatti. Non so con precisione quali siano i record effettuati ma una cosa è certa, daremo il massimo ad ogni partita”.
La situazione della Samb è piuttosto chiara: primato assoluto in classifica con 9 punti di distacco dalla seconda, una gara da recuperare, 13 risultati utili consecutivi, 2 pareggi e 35 gol realizzati. L’analisi indurrebbe a pensare che l’epilogo di questo campionato sia già scritto ma Tozzi Borsoi e compani preferiscono non pronunciarsi: “Noi non ne parliamo proprio – commenta – non pensiamo al traguardo finale. Sappiamo qual è il nostro obiettivo ma non facciamo calcoli. Ci teniamo a fare sempre bella figura e ognuno di noi sa come trovare i propri stimoli. Noi attaccanti puntiamo a fare più gol possibili mentre i difensori si impegneranno sicuramente a non subirne. Ogni reparto – prosegue – la vive diversamente ma tutti siamo uniti dalla stessa volontà che è quella, appunto, di vincere”.
Ma i desideri non terminano qui poiché il capitano rossoblu ha dichiarato, qualora fosse possibile, di voler restare anche il prossimo anno: “A San Benedetto sto vivendo un’ esperienza positiva e sono contento della scelta che ho fatto – dice – L’ ho presa come una sfida e per me non è cambiato nulla perché la vivo come mi è capitato di fare in altre squadre. Sono molto legato al presidente e al direttore e se mi daranno la possibilità di restare ne sarei felice. Se dovessi smettere di giocare – dichiara deciso – preferirei che il mio ultimo club fosse questo perché questa è la piazza ideale”. Smentite quindi le voci secondo cui Tozzi Borsoi avrebbe preso accordi con un’ altra società: “Per me non ha senso cambiare – risponde – Sono stato contattato dalla Torres già a inizio anno ma non ho proprio preso in considerazione la proposta. I miei obiettivi ora sono qui e già che ci sono tenterò anche di battere il mio record di reti personale”.
Lascia un commento
Dico una cosa ovvia ma la dico lo stesso. Con tutte le cautele del caso (grinta in ogni partita, etc etc etc), questo campionato mi pare un lungo allenamento al prossimo campionato di serie D. Un lungo allenamento in cui siamo nelle condizioni migliori per costruire nei dettagli una corazzata vincente per il prossimo anno. E sempre con tutte le cautele del caso….
Sono consapevole del fatto di andare “fuori tema” sul commento di questo articolo ma sono testimone di uno spiacevole episodio accaduto …. spero che venga comunque pubblicato …. diventerò oggetto di critica e scatenerò probabilmente un tormentone mediatico ma spero …. in queste poche righe a disposizione … di far riflettere (io l’ho fatto ….) quelle persone … tante …. che reagiscono incivilmente e con un’aggressività ingiustificabile …. Innanzitutto voglio fare una premessa : sono stato io uno dei tanti delusi … e non rinnego ancora di esserlo … di quello che è accaduto questa estate …. è stato un… Leggi il resto »
Però, è coraggioso il nostro Pignotti a presentarsi a cene con 200 persone della zona… Sono convinto anch’io che sia il meno colpevole della truppa, però ha fatto da prestanome, parafulmini, ha coperto gli altri e ha occultato la verità dei fatti che lui conosce benissimo e che invece agli osservatori esterni presenta diversi punti oscuri. C’è un modo di riscattarsi per Pignotti, dovrebbe raccontare tutto chiarendo tutti gli aspetti che non si conoscono e che sono oggetto di commissioni comunali e di esposti in procura, addossando finalmente a ognuno le sue reali responsabilità invece di sbandierare che è l’unico… Leggi il resto »
Pignotti, pur con le sue colpe, è stato l’anello debole di quella triste catena, debole anche nella patetica autodifesa.I veri pescecani sono stati quelli che si sono eclissati in silenzio rasentando i muri. Uno dei paradossi e delle cose squallide di questa penosa storia è che solo Pignotti si è preso la sua razione di insulti e pure quella che, a maggior ragione, spettava agli altri.