SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Se non è un’incoronazione, poco ci manca. A San Benedetto Matteo Renzi stravince le primarie con 1724 consensi, pari al 70,9%. Staccato ampiamente Gianni Cuperlo, che raccoglie appena il 16% (389). Terzo Pippo Civati con il 13% (316).
All’Agraria il neo-segretario del Pd ottiene 208 preferenze, davanti a Cuperlo (37) e Civati (17). Al Paese Alto 136 voti per il rottamatore, 39 per Cuperlo e 25 per Civati. A Porto d’Ascoli Centro 333 adesioni in favore di Renzi, 53 per Cuperlo, 50 per Civati.
Al seggio numero uno del Comune, dietro a Renzi (206) Civati si impone su Cuperlo (52 a 42). Al seggio due 252 per il sindaco di Firenze, 107 pro Cuperlo e 99 per Civati.
In Via Balilla 202 i voti per Renzi, 58 per Cuperlo e 39 per Civati. Nemmeno a Ragnola c’è partita: 104, contro i 17 dei due outsider. Chiude il Circolo Nord: 194 schede per il primo cittadino toscano, 36 per Cuperlo e 17 per Civati.
I partecipanti sono stati complessivamente 2429. Alle primarie di coalizione di dodici mesi fa si toccarono i 2294 elettori al primo turno, scesi a 2089 al secondo. Il dato resta in ogni caso inferiore a quello riscontrato alle primarie per le Comunali del 2011, quando Gaspari e Spadoni calamitarono 2610 fedelissimi. Inarrivabile l’exploit del 2009: allora per il Pd si mobilitarono in 3074.
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In un paese normale, i politici governano il bene pubblico sentendolo come un dovere. In un paese normale, quando il popolo esprime chiaramente un esigenza di cambiamento, il politici che fino a quel momento avevan preso decisioni per il bene del popolo, si sentono esonerati da questo dovere. La vecchia nomenklatura ha fatto di tutto per evitare che il loro partito diventasse il partito della gente. Sarebbe opportuno che tutti quelli che hanno pubblicato foto con Civati e Cuperlo su fb, che hanno fatto la loro campagna elettorale, ora accettino che il partito ha preso una direzione diversa dalla loro.… Leggi il resto »