SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sarà San Benedetto del Tronto, negli spazi del Palariviera, ad ospitare le celebrazioni del 10 dicembre per un’edizione che rappresenta la naturale evoluzione dei temi e dei valori sviluppati con le edizioni degli anni scorsi: i membri di una comunità ne costituiscono il cuore e il suo motore della crescita, per questo ne rappresentano il valore più importante.

“La Giornata sarà, ancora una volta, occasione per dimostrare come la nostra comunità sia una realtà dinamica, coesa e attenta allo sviluppo economico, scientifico, culturale e sociale di tutto il territorio” dichiara il presidente della Regione, Gian Mario Spacca.

E’ proprio in questo spirito che il premio Picchio d’oro, quest’anno, viene assegnato alla memoria a Carlo Urbani, il cui grande lavoro di ricerca, portato avanti con perseveranza, dedizione, discrezione e spirito di sacrificio, ha consentito di debellare una gravissima malattia come la Sars e scongiurare il pericolo di una disastrosa pandemia.
“La figura di Carlo Urbani – sottolinea il presidente – simbolizza perfettamente i valori che ispirano la Giornata delle Marche e, in particolare, i contenuti dell’edizione di quest’anno dedicata al Capitale umano per il futuro delle Marche. Un tema che ha ispirato la scelta di assegnare il Picchio d’Oro alla memoria del medico marchigiano di cui, a dieci anni dalla scomparsa, vogliamo ricordare l’amore per il prossimo, la dedizione nei confronti delle persone più deboli negli angoli più remoti del mondo, la generosità e l’umanità. Un esempio per tutti noi, in questi tempi così difficili, come una luce di speranza”.

Il premio, un’opera realizzata da Stefano Gregori in Regione, racchiude simbolicamente i temi di riferimento delle Marche: un picchio stilizzato in ottone dorato su base di marmo nero è come un ideogramma racchiuso in uno spazio circolare a dare la dimensione di apertura alla globalità e all’innovazione della comunità marchigiana forte delle sue tradizioni e aperta al futuro.