SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In merito al rinnovo del Consiglio di amministrazione della Start SpA il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari ci ha inviato una nota che riportiamo di seguito. Qui la risposta di Celani, presidente della Provincia
Ieri ad Ascoli è andato in scena uno spettacolo al quale la destra ci ha ormai abituato da diverso tempo: con un atteggiamento intriso di chiusura, prima di tutto culturale e poi politica, è stato riconfermato in blocco il Consiglio d’Amministrazione uscente della “Start spa”.
Già tre anni fa, nonostante il Comune di San Benedetto del Tronto detenga circa un terzo delle azioni societarie, Provincia e Comune di Ascoli si resero protagonisti di una scelta miope e di pura conquista del potere ponendo al vertice della società tutti uomini di fiducia della destra.
Se tale scelta all’epoca poteva essere dettata da una pur cieca reazione alla nuova situazione politica che vedeva, per la prima volta, Provincia e Comune di Ascoli governati dal centrodestra, reiterando quella scellerata decisione questi due Enti chiudono le porte a qualsiasi possibilità di collaborazione, cooperazione e creazione di reti tra Enti locali del territorio, valori di cui i loro amministratori si riempiono la bocca in ogni occasione.
Così facendo, Provincia e Comune di Ascoli dimostrano la chiara volontà di calpestare il principio basilare della rappresentanza della minoranza che dovrebbe essere la normalità in qualsiasi società partecipata (basti pensare ai consigli di amministrazione di Ciip, Ato 5 e Consorzio Universitario Piceno), non certo per garantire poltrone ma perché la presenza di una minoranza è condizione necessaria sia per avere un prezioso apporto di idee, proposte, progettualità, sia per recepire le istanze dei diversi territori che fanno parte del bacino di attività dell’azienda.
Per l’ennesima volta, dunque, Provincia e Comune di Ascoli hanno perso l’occasione per far crescere il territorio perseverando nella propensione, ormai consolidata, a “rinchiudere” la città di Ascoli nelle proprie mura, impedendole qualsiasi rapporto con le comunità circostanti.
Ma non basta: anche in questa occasione il desiderio di fare “man bassa” di cariche ha messo in luce due aspetti di questa destra: l’incapacità e l’inadeguatezza.
Incapace perché non conosce neppure il D.L. 95/2012, convertito in legge 135/2012, che stabilisce di individuare i componenti dei consigli d’amministrazione di Società Partecipate tra i dipendenti degli Enti in possesso della qualifica di Dirigente o di Responsabile di Servizio titolare di posizione organizzativa. E proprio per questo è mia intenzione segnalare la questione alla Corte dei Conti.
Questa destra è poi inadeguata perché non si è nemmeno posta il dubbio se, in questa congiuntura economica, era opportuno procedere ad una riduzione delle indennità dei membri del Cda Start che, lo ricordo, conta un presidente, ben due vicepresidenti e altri due membri del consiglio di amministrazione.
Almeno una riduzione delle indennità sarebbe stata opportuna, magari per rinvestire quelle risorse nel potenziamento del trasporto pubblico locale che nel Piceno ha raggiunto livelli davvero scadenti.
Giovanni Gaspari
Lascia un commento
eco cosa accade quando si assegnano i posti nevralgici e non di un territorio dopo che il pd ha infiltrato per decenni uomini in tutte le organizzazioni come un polipo che estende i suoi tentacoli. caro signor sindaco lei parla di democrazia e poi cerca di comandare dappertutto. lei e’ stato eletto per migliorare SBT non per comandarla a suo piacimento !!! cominci a rispettare le promesse elettorali che ripete da 2 mandati (senza che nessuna di esse veda la luce) rispetti i cittadini e la loro intelligenza !!! in pratica faccia i fatti che di parole ne ha dette… Leggi il resto »
Sindaco Gaspari, ci faccia il piacere. La sinistra ha per anni occupato militarmente tutte le società pubbliche. La stessa cosa sta facendo ora la destra che si ritrova la possibilità di farlo visto che governa, grazie a voi, la Provincia. Quindi il malcostume è lo stesso. Il buonsenso consiglierebbe di TACERE.
Al capitolo “Il Bue che dice cornuto all’Asino” emerge tutta la frustrazione di chi è abituato ad utilizzare le municipalizzate come merce di scambio delle lottizzazioni e ne viene privato da chi, attuando il suo stesso sistema, utilizza la maggioranza assoluta delle azioni per far valere il proprio peso. Così come Gaspari fa pesare la sua maggioranza a San Benedetto in Ascoli fanno la stessa cosa, ma a parti invertite. E cosa fa Gaspari? Si lamenta del suo stesso modo di far politica? Un comportamento davvero indecoroso per il ruolo istituzionale che ricopre. Invece di invocare la Meritocrazia e la… Leggi il resto »
Gaspari e il suo PARTITO hanno sempre imposto loro uomini e amici in tutti i posti possibili ed immaginari, se ne sono fregati delle minoranze, e ora si permettono pure di fare gli indispettiti?
Vogliamo fare l’elenco di tutti i raccomandati di sinistra? Si intaserebbe il sito per quanto è lunga la lista!
Una nota polemica sul rinnovo di un gruppo dirigente senza neppure un riferimento ai risultati della start in questi anni, alla perdita del servizio scuolabus, alla paurosa riduzione dei biglietti venduti (e dunque dell’utilizzo effettivo che viene fatto del servizio).
Questo dà la misura di quanto la politica sia interessata al trasporto pubblico. Mi cadono le braccia.
praticamente la START è l’alter-ego di PICENAMBIENTE.