Nell’ultima puntata della trasmissione La Gabbia, mercoledì 20 novembre, su La 7, il giornalista Paolo Barnard, ospite del conduttore Gianluigi Paragone, ha illustrato dettagliatamente in cosa consiste il Programma di Lavoro Garantito, ovvero il sistema di Piena Occupazione (o con uno slogan azzeccato, Disoccupazione Zero). Tema che fu lanciato da John Maynard Keynes negli anni ’30, e, nella formulazione di Stato come “datore di lavoro di ultima istanza” da parte di Hyman Minsky, e diventato il cardine della Modern Money Theory, la Teoria della Moneta Moderna di cui Barnard è il principale divulgatore in Italia e Warren Mosler il principale economista.
Disoccupazione Zero in un sistema di mercato e non “statalista”, dunque: è possibile, dice Barnard.
Qui video
Lo schema è il seguente: solo uno Stato a moneta sovrana fiat* (dunque senza l’esistenza del concetto di “debito pubblico” e problemi di tassi di interesse) può intervenire dando un reddito a qualsiasi disoccupato disposto a lavorare e produrre l’equivalente del reddito ricevuto. Si tratta di un compenso che ha le seguenti caratteristiche:
a) è leggermente inferiore al compenso garantito dai contratti del settore privato;
b) è transitorio, in quanto viene garantito soltanto fino al momento in cui il disoccupato non viene riassunto da un’impresa privata;
c) è collegato ad impieghi che non creano concorrenza al settore privato (un esempio d’attualità: tutela idrogeologica).
Cerchiamo di seguito di esporre in che modo potrebbe funzionare in Italia un Programma di Lavoro Garantito a Disoccupazione Zero secondo quanto previsto dagli economisti della Modern Money Theory. La premessa indispensabile è che lo Stato abbia moneta fiat.
PRIMA AZIONE: Lo Stato Italiano potrebbe ampliare la base monetaria nazionale portando il deficit di bilancio dall’attuale 3% all’8/10%. Ricordiamo che se si applicasse il Programma di Salvezza Nazionale Me-mmt (ovvero abolizione dei titoli di stato e quindi risparmio di circa 90 miliardi di interesse all’anno) avremmo una situazione ancor più favorevole ma per evitare di creare un nuovo scenario e complicare la spiegazione lavoriamo sulla situazione attuale.
CONSEGUENZE, 1: La prima azione dello Stato Italiano che torna a gestire la propria moneta sovrana fiat sarà quella di ridurre immediatamente la pressione fiscale del 5% del Pil, agendo sull’Iva e sulle tasse sul lavoro. Si tratta di una riduzione della tassazione di 75 miliardi circa. Soltanto questa misura garantirebbe nuovo lavoro per circa due milioni di lavoratori o nuovi imprenditori. Se questa misura non fosse sufficiente negli anni successivi occorrerebbe un graduale e continuo taglio dell’imposizione fiscale.
CONSEGUENZE, 2: La seconda azione dello Stato Italiano che torna a gestire la propria moneta sovrana fiat sarà di predisporre un piano di investimenti per 30/40 miliardi di euro l’anno, da destinare all‘istruzione, al risparmio energetico, alla sicurezza idrogeologica, all’ambiente e alla salute. Anche qui decine di migliaia di imprese e milioni di lavoratori torneranno ad avere un reddito decoroso e quindi alimenteranno a loro volta altri canali di reddito grazie ai consumi.
CONSEGUENZE, 3: A questo punto le due misure dovrebbero essere in grado di far ripartire l’economia italiana, ma qui si ha l’utilità di uno Stato come “datore di lavoro di ultima istanza”. Crisi ambientali, carenza imprevista di materie prime, instabilità bellica, disastri naturali, cambiamenti tecnologici e sociali, e qualsiasi altra incombenza che grava sulla modernità rischia di compromettere attività imprenditoriali bene avviate e quindi portare al licenziamento di maestranze persino specializzate. Come ovviare a tutto questo? Con la giusta combinazione di detassazione e investimento pubblico (dosaggio che è una scelta politica e non tecnica) si riescono a gestire le crisi ma tempi tecnici, politici, senza dimenticare magari la mancata corrispondenza tra studi e formazione personale e nuovi scenari rischiano comunque di ritardare la combinazione tra offerta e domanda di lavoro, con conseguente disoccupazione.
L’intervento dello Stato in ambiti sociali, culturali e ambientali come datore di lavoro di ultima istanza consente di non avere cittadini involontariamente disoccupati, consente di non far scendere la domanda e quindi preserva i disoccupati e gli imprenditori che hanno bisogno di acquirenti stabili, consente di migliorare la produttività e l’attrazione di una nazione grazie ad interventi in ambiti dove il mercato non ha convenienza ad operare, riduce la devianza sociale, le cure sanitarie. Consente agli imprenditori di assumere personale già attivo e non depresso da anni di assistenzialismo. Consente ai lavoratori transitori di sviluppare idee imprenditoriali nei settori dove sono momentaneamente impiegati.
E soprattutto consente di non lasciare nessuno senza reddito per un periodo indeterminato.
*moneta sovrana fiat: deve avere tre caratteristiche: essere emessa dallo Stato in regime di monopolio, essere scambiata sui mercati internazionali a tasso fluttuante, non essere convertibile in oro o in altro bene.
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Bene, quando cominciamo?
Eh eh… faccio presente che l’attuale governo ha ritosato gli italiani per rientrare dello 0,1%… Certe cose succedevano solo nelle colonie ottocentesche
Sul fronte dello stato datore di lavoro di ultima istanza è veramente sacrosanto, mettendo salari e mansioni non competitive con quelle del mercato privato e quindi non appetibili come lavoro definitivo, e prevedendo formazione per il reinserimento. Considerando che si danno moltissimi soldi per non lavorare tra disoccupazione, cassa integrazione e quant’altro, non dovrebbe essere nemmeno un costo eccessivo, sicuramente minore del costo sociale che si sta pagando ora. Sull’aspetto puramente monetario sono un pò più scettico, ma sicuramente la gestione attuale dell’Euro e la conseguente austerity non fa che peggiorare ulteriormente la crisi attuale, quindi una sterzata è necessaria… Leggi il resto »
Sono colpito dalla scarsita` di commenti su un tema assolutamente cruciale come quello proposto nell’articolo.
Mi viene un dubbio; non sara` come in una vecchia barzelletta in cui il duce prometteva lavoro per tutti, e il popolo (napoletano) rispondeva:
Ch’aggia capite o duce, nui non vulimmo u lavoro, vulimmo u ppane!!
La battuta è molto simpatica :D L’articolo continua ad essere molto letto anche a distanza di giorni, questo significa che sta funzionando e spero faccia ragionare. Il punto è che la questione è un po’ spiazzante per i raggruppamenti abituali (schematizzo poi non è esattamente così, specie in Italia): la destra/neoliberisti, batte sul taglio della spesa pubblica per tagliare le tasse (ovvero sono dentro lo schema del pareggio di bilancio): da Reagan in poi è stato (detto) sempre così, anche se fatto poco (a partire da Reagan stesso, per finire al nostro Berlusconi). La sinistra/socialista, o quel che ne rimane… Leggi il resto »
Caro Pier Paolo, secondo me le due iniziative riguardanti la sovranita` monetaria e lo stato datore di lavoro di ultima istanza possono andare a braccetto, ma anche disgiunte: non ho dati recenti, ma le somme che oggi lo stato paga nelle tante forme di assistenzialismo ai disoccupati e cassintegrati per non fare nulla, non dovrebbero essere troppo distanti da quelle necessarie per dare lavoro temporaneo a tutti. Inoltre molti concordano sulla eccessiva rigidita` del sistema euro, dei vincoli di bilancio, e della opportunita` di rinegoziare il debito pubblico invece di saccheggiare l’economia reale, la moneta sovrana resta una soluzione estrema… Leggi il resto »
Non ce la fai perché se sei costretto a pagare un tasso di interesse su TUTTA la moneta circolante, e rinunciare alla moneta invece ad alta potenzialità che è quella priva di debito, non puoi permetterti di finanziare iniziative a bassa redditività: ogni centesimo viene preso a prestito, deve essere restituito gravato da interesse. Il lavoro di ultima istanza è un lavoro fuori dal settore privato, quindi ovviamente a bassa redditività (non per questo non utile, si veda link su Forstater). Ricorda che viviamo in una fase dove i tassi di interesse sono bassissimi a livello mondiale: se salissero, oggi,… Leggi il resto »
Ogni volta che si chiede ad un esponente della Me-mmt di proporre esempi reali dell’applicazione della teoria, la risposta è Tutti, guarda gli Usa, guarda il Giappone, guarda l’Inghilterra etc… Ogni volta che gli si fa notare che in quei paesi non funziona affatto cosi, debito pubblico, finanza speculativa, tassazione, recessione etc, di solito la risposta è Ma certo, perché non applicano la teoria fino in fondo, non hanno capito niente, sono ancora schiavi di economie liberali etc… Ogni volta che si fa notare ad un esponente della Me-Mmt che senza le appropriate scelte di politica economica e senza una… Leggi il resto »
“Senza una classe politica degna di questo nome“, secondo me il problema è tutto qui. La nostra è indubbiamente indegna. Politici degni farebbero sicuramente le migliori scelte, dall’economia a tutto il resto. E in questo senso le parole di papa Francesco le ritengo profetiche: “Fanno più notizia i problemi della Borsa che un barbone che muore di freddo perché abbandonato dai suoi simili…“
Una classe politica deresponsabilizzata, che ha delegato alla tecnica le decisioni politiche, che non può agire in funzione del sistema democratico moderno (ovvero allargare la base del benessere in cambio di sostegno nelle urne, bene o male che venga fatto), non potrà mai contestare quelle decisioni, non ha neppure senso che venga sostituita perché nessuno è in grado di modificare le scelte prese fuori dal nostro Parlamento.
Ci dica la sua soluzione senza troppa filosofie. La sua critica è astratta a fronte di un articolo di dati con prospettive reali applicabili (anzi, anche troppo eccessivi, basta meno), esattamente come fatto dagli anni ’30, nulla di nuovo e nulla di non provato (l’unica cosa nuova e non provata è la Bce, coi risultati che vediamo). Poi lo vada a dire al fruttivendolo che con meno tasse e più investimenti pubblici la sua moneta non verrà scambiata all’estero: le regalerà qualcosa, perché potrà permetterselo, e lei potrà rifiutarlo, perché potrà permetterselo. Comunque apprezzo la sua contrarietà, è sempre più… Leggi il resto »
La MMT è la solita risposta dei Keynesiani, come direbbe Fantozzi: una Caxxxxxa pazzesca. Perchè? 1 – Stampare vorrebbe dire mantenere lo status quo della classe politica, permettendole di continuare a gozzovigliare ed a sperperare come hanno fatto ora 2 – Il debito pubblico che fine farebbe? Deve sparire? E chi lo sottoscrive più? Pensate di fare come i Giapponesi? Sono sediti sopra un barile pronto ad esplodere. 3 – Piena occupazione? Anche in Argentina c’è poca disoccupazione, andate a chiedergli se sono felici. Idem Venezuela. Il risultato sarebbe tornare indietro di 20 anni, girando tutti con delle Fiat Panda,… Leggi il resto »
Il tasso di interesse reale in Italia ora è del 3,58%, in Spagna del 3,93%, in Francia (francia!) 1,65%, in Danimarca 1,40%, in Turchia 1,59%, in Uk 0,72%, in Giappone -0,45%. La disoccupazione è massima in Italia (13%), Spagna (26%!), Francia (11%!). Per il resto le sue considerazioni non sono in contraddizione con quanto riportato nell’articolo, anche se un po’ sbraitate e imperfette. La pressione fiscale in un colpo viene ridotta del 5%. Può ridurla ulteriormente se vuole, è solo una questione di scelte politiche che può fare attraverso la Mmt (riducendo però gli investimenti pubblici…), non può fare oggi… Leggi il resto »
Non ha risposto…che fine fa il debito pubblico? Alla nonnina che ha 4 soldi in btp ed integra la pensione da fame con le cedole, cosa succede se l’Italia torna alla Lira e stampa a go-go? Aumentare il deficit presuppone che qualcuno compri i suoi BOT, BTP ecc…ogni volta che vanno in scadenza ed ogni anno ne scadono diversi miliardi. Se lei a fine anno ha speso più soldi di quanti ne ha incassati, lo puo’ fare 1 anno..forse 2…ma poi qualcuno le chiude i rubinetti oppure no? Per quanto riguarda il Messico lei dimentica che è uno stato emergente,… Leggi il resto »
Come in tutti i paesi del mondo il debito può essere sottoscritto dalla banca centrale e quindi non essere un debito. In 250 anni gli Usa sono stati in surplus 5 volte, l’Italia fino al 1992 solo una volta (poi avanzo primario a go go). Certo che Pil e benessere non vanno a braccetto, Sen lo ha spiegato bene. Non c’è problema di solvibilità, poi. La soluzione non è spingere un tasto e stampare, ma la soluzione è creare ricchezza reale attraverso la leva monetaria: ha presente la differenza tra ricostruire un ponte crollato indebitandosi, e ricostruirlo senza indebitarsi? Lo… Leggi il resto »
Che il debito Italiano sottoscritto dalla propria banca centrale non sia un debito anche solo a sentirlo, più di un economista starebbe male. Cmq facciamo qualche esempio. Senza andare a prendere Weimar…facciamo un altro esempio recente: Zimbawe. “Il 16 febbraio 2006, come annunciato dal qovernatore della Banca Centrale dello Zimbabwe, il governo aveva stampato 20 500 miliardi di dollari al fine di comprare valuta estera per saldare gli arretrati al Fondo Monetario Internazionale. (fonte) A maggio 2006 il governo dello Zimbabwe annunciò che avrebbero prodotto ulteriori 60 000 miliardi di dollari (fonte). Ad inizio 2008, la banca centrale emise una… Leggi il resto »
@buff. Sarebbe interessante conoscere il suo parere sulla seconda parte della proposta, quella dello stato datore di lavoro provvisorio di ultima istanza, scisso dall’aspetto monetario che lei ha gia ampiamente contestato.
Non può esserci uno Stato che da il lavoro in ultima istanza. E’ il mercato che da il lavoro. Lo da ai progetti efficienti (che creano valore) lo toglie ai progetti inefficienti (le aziende decotte tenute in vita con cassa integrazione, municipalizzate politicizzate ecc ecc..). Avete paura che i nostri imprenditori temano la concorrenza della Cina ? Fate pagare loro il 10-15% di tasse e basta, vedrete la vera occupazione! Anche a me piacerebbe un bravo Stato che fa e dirige lui la baracca nei momenti avversi, ma purtroppo la centralizzazione dei poteri porta ed ha sempre portato: inefficienze, sprechi… Leggi il resto »
Per pagare un ipotetico 15% serve la sovranità monetaria e la conquista del governo da parte di un partito ultraliberale; in alternativa occorre uccidere qualche milione dimpersona. Ma lei non lo capisce.
Non può esserci uno Stato datore di lavoro di ultima istanza, dice lei. Peccato che nella realtà di tutti i paesi poi ci sia uno stato caritatevole (se va bene) di ultima istanza: cassa integrazione (30 miliardi l’anno), servizi sociali e costi sanitari, sussidi di disoccupazione, reddito di cittadinanza.
Mi piacerebbe sapere che lavoro fa, se vuole, così le faccio degli esempi.
“Che il debito Italiano sottoscritto dalla propria banca centrale non sia un debito anche solo a sentirlo, più di un economista starebbe male.” Quelli del Fmi e i Chicago boys che ci stanno affamando, di sicuro. Dopo Weimar e lo Zimbabwe, c’è il circo (glielo dico perché sono i ritornelli dei neoliberisti luogocomunisti, alla prossima aspetto i numeri del trapezio). Tutti gli Stati del mondo si comportano così specie nei momenti di recessione, solo in Eurozona non si fa espressamente, amche per questo i tassi di interesse sono più alti. Ovvero: è prassi ovunque, nei paesi a capitalismo avanzato. La… Leggi il resto »
“Come in tutti i paesi del mondo il debito può essere sottoscritto dalla banca centrale e quindi non essere un debito.” La cosa direi più spiazzante nel leggere risposte come questa non è tanto che ovviamente non è vero che in tutti i Paesi del mondo funzioni cosi, che ovviamente anche se sottoscritto dalla banca centrale un debito rimane debito, che ovviamente esistendo un debito esiste anche un credito che se non rinnovato è virtualmente in grado di mandare in tilt qualsiasi stampante o di farla semplicemente lavorare a vuoto con conseguenze catastrofiche sull”economia reale e il potere d’acquisto, che… Leggi il resto »
Avviso gli eventuali lettori residui (io non sono riuscito a leggere tutto) che quanto scritto da Fabr è falso nella realtà nella sua totalità. Esiste internet per verifiche puntuali in tutte le lingue, in tutti i video che si vogliano. E’ come discutere se le mele cadono a causa della gravità terrestre, come discutere se la terra è rotonda o quadrata. Non ci spreco ulteriori parole perché avendogli fornito mille spiegazioni alle sue elucubrazioni astratte, il fatto che le ribadisca lascia aperte solo poche possibilità: 1, non sa leggere, 2, è ricco sfondato, 3, ha limiti di comprensione, 4, ha… Leggi il resto »
Mi vien voglia di lasciar perdere questa discussione ma proprio non ce la faccio. Ha degli esempi di liberismo vero da propormi? Intendo Stati dove l’apparato centrale è ridotto all’osso ? Prendiamo Svizzera e Singapore, pensa che questi Stati siano messi bene perché hanno stampato moneta a go-go come dice la MMT ? O forse si sono comportati bene negli anni ed hanno fatto i loro compiti come invece non abbiamo fatto noi? Vogliamo esempi dove si è stampato o dove come dice lei il debito non è più debito? L’Argentina ha svalutato, è fallita ed ora probabilmente sarà nuovamente… Leggi il resto »
La mmt non dice di stampare moneta a go-go. Così come solo uno sciocco usa tutta l’acqua del fiume solo perché non finisce mai per irrigare il campo. Ma neanche di non usarla per niente (eurozona) così da seccare il raccolto (austerità). Poi, ripeto, se vuole le do tutte le dritte che vuole, finché posso. Bisogna sapere prima di sparare così. Ad esempio: “Prendiamo Svizzera e Singapore, pensa che questi Stati siano messi bene perché hanno stampato moneta a go-go come dice la MMT”? Non lo dice la Mmt (e quattro), è il sistema in cui operano TUTTI gli stati… Leggi il resto »
Qui nessuno sta difendendo le stoltissime politiche di rigore europee, o negando i benefici potenziali dei QE in economia monetaria (che la stessa Bce ha usato, del resto, come gli altri, dandoli alle banche, come gli altri). Si sta dicendo un altra cosa, e cioè che nessun Paese al mondo, democratico e di libero mercato, si comporta secondo i dettami di uno statalismo autarchico e autoritario travestito da benefattore disinteressato e sedicente onnipotente. In quale degli stati citati sopra sono stati aboliti i titoli di stato, o cancellati con giri di parole i concetti stessi, per non parlare degli ammontare,… Leggi il resto »
… oppure, metodo ancora più semplice, non rispondono nel merito, o non rispondono affatto.
Oh mamma… io manco avevo letto… rammento che nell’articolo si chiede alla Bce di funzionare come una qualsiasi banca centrale per arrivare ad un deficit per un anno pari all’8%, inferiore a quello registrato negli ultimi anni nei principali paesi sviluppati del mondo, i quali però hanno speso per lo più a favore del sistema finanziario e non dei poveri cristi. Niente svalutazioni, autarchia, e altri sogni notturni. Tutto questo mentre la Cina aumenta il deficit annuale del 50%, nonostante cresca a tutta. Ps. non risponderò oltre grazie, chiedo al direttore di esentarmi almeno in questo articolo in quanto il… Leggi il resto »
Per “chiedere” alla Bce di funzionare come una “qualsiasi banca centrale” non c’è nessun bisogno di uscire dall’euro (anzi, è semplicemente illogico), e tantomeno di teorie marginali e irrealistiche come la Mmt.
“Lo schema è il seguente: solo uno Stato a moneta sovrana fiat* (dunque senza l’esistenza del concetto di “debito pubblico” e problemi di tassi di interesse) può intervenire dando un reddito a qualsiasi disoccupato disposto a lavorare e produrre l’equivalente del reddito ricevuto.” “Ricordiamo che se si applicasse il Programma di Salvezza Nazionale Me-mmt (ovvero abolizione dei titoli di stato e quindi risparmio di circa 90 miliardi di interesse all’anno) avremmo una situazione ancor più favorevole ma per evitare di creare un nuovo scenario e complicare la spiegazione lavoriamo sulla situazione attuale.” Queste cose non le ho scritte io, e,… Leggi il resto »
Si rilassi (mi sorprende il direttore che continua a dare spazio). Le ho chiesto qualche centinaio di commenti sopra cosa ci fosse che non andava a portare (e ancora) il deficit all’8% per un anno dentro l’euro con garanzia Bce. Con politiche che portano lavoro e ripresa immediate, e non soliloqui, e quindi fine della crisi, pace sociale. Lei ha detto che è contro le politiche di austerità europee, e l’unico modo per essere contro è aumentare il deficit con il sostegno della Bce (oddio, c’è anche di propone di aumentare spesa e tasse… questione di gusti). Non le piace… Leggi il resto »
Ok l’America ha aumentato il dificit e la disoccupazione è scesa al 7%…ottimo dato. Peccato che se andiamo ad analizzare correttamente i dati e mettiamo fra i disoccupati anche quelli scoraggiati che non cercano più il lavoro e che sono fuori da ogni classifica arriviamo al 13%. Hanno stampato vagonate di soldi e cresceranno di un mirabolante 2-2,5% con disoccupazione reale al 13% e milioni di persone che campano grazie ai foodstamp, è questo il risultato grandioso? Ne parlano mai? Ma per piacere… Di certo dire che il problema è l’euro e l’Europa suona meglio che dire “siamo stati degli… Leggi il resto »
Se mi spiega che lavoro fa potrei farle degli esempi concreti che mostrano come sta chiedendo il suicidio a se stesso, purtroppo ignorandolo. La spesa primaria (esclusi gli interessi) dell’Italia non è superiore e anzi inferiore ai paesi “saggi” come la Germania, ad esempio.
Se lei è convinto che occorra arrivare ad una tassazione del 15% (mi sembra mostruosamente basso, comunque può essere un obiettivo se vuole), l’unico strumento che ha è operare in deficit pubblico.
Altrimenti l’unica soluzione è tagliare la testa a qualche milione di pensionati, dipendenti pubblici, privatizzare anche la giustizia e l’esercito.
Il problema, e l’inevitabile incomprensione, viene dal fatto che si continua a giocare, troppo ingenuamente, sia con le parole che con i numeri. Nella realtà, non si può, pur volendogli accollare con disinvoltura praticamente tutti i mali dell’umanità, reclamare l’uscita dall’euro (cosa indispensabile, nei fatti, per attuare quanto sostenuto nell’articolo) e pretendere allo stesso tempo di farlo con le “garanzie” della Bce. Che significa concretamente con “le garanzie” della Bce? Con la benedizione di Draghi e degli altri Paesi della Ue? E perché non anche con un bel sorriso? Se esci esci, e la Bce diventa una banca centrale concorrente.… Leggi il resto »
Sì hai ragione. Su certe cose non avevo riflettuto a dovere. Forse è tempo che rifletta.
Anche se non sta a me, o se non altro non soltanto a me, giudicare del modo e dell’eleganza con cui ognuno di noi sceglie di chiudere una discussione, in questo caso hai tutto il mio rispetto e i miei complimenti.
Disoccupazione 0 è chiudere le produzioni inutili che servono solo a creare posti di lavoro “inutili” poi, ridurre l’orario di lavoro fino a che tutti lavorano, sarà necessario ridurre l’orario settimanale fino a 32 ore ? forse anche meno? comunque non necessitano più spese per ammortizzatori sociali e sovvenzioni a pioggia a imprese inutili succhiasangue, meno delinquenza ecc. risparmi che vanno dritti a detassare il cedolino del lavoratore “diventato quasi part-time” che prenderà stipendio netto quasi “full-time “. Inoltre non essendoci più la possibilità di ricattare i lavoratori che invece saranno liberi di cambiare lavoro, saranno subito, il giorno dopo,… Leggi il resto »
Voglio la banconota dell’euro intestata “REPUBBLICA FEDERALE EUROPEA” e non più BCE. Gli americani ci imiteranno per forza, tanto…all’11 settembre non crederà più nessuno!