SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Spiragli per l’eliminazione del progetto della pista ciclabile in Via Marsala, non per l’annullamento dell’unico senso di marcia, che invece resta una priorità per l’amministrazione comunale.
Nella riunione con gli abitanti del quartiere San Filippo Neri di venerdì sera, l’assessore alla Viabilità, Luca Spadoni, ha presentato i due progetti di rivisitazione del traffico, “alternabili ed interscambiabili”, che tuttavia non prevedono la doppia circolazione nella strada delle mille polemiche.
L’unica certezza ad oggi è garantita dalla larghezza della carreggiata. Le due corsie misurano 2,5 metri ciascuna, mentre la normativa italiana prevede un minimo di 2,7 metri cadauna, che diventano 3,5 se nella strada transitano gli autobus.
“Dalle rilevazioni – dichiara il presidente di quartiere, Antonio Pompili – viene fuori che Via Marsala non registra un numero spaventoso di incidenti. Subisce però un flusso di traffico pazzesco. Non si riesce più a sopportare quel carico di vetture”.
La prima ipotesi collegherebbe a ferro di cavallo Via Marsala (senso unico da sud verso nord), Via Manzoni (che farebbe da cerniera) e Via Ferri (senso unico da nord verso sud). Tutte e tre includerebbero un percorso ciclabile bidirezionale di 2,5 metri (oltre a 50 centimetri di cordolo), con questo che finirebbe sul marciapiede in Via Manzoni.
Via Ferri perderebbe 7 stalli auto, Via Marsala il doppio. Problema che non si porrebbe qualora andasse in porto l’ipotesi due. Ossia l’eliminazione della pista per biciclette in Via Marsala, che rimarrebbe comunque ad unica modalità di percorrenza. I parcheggi si ridistribuirebbero, una volta a destra, una volta a sinistra, in un’ottica di calming-traffic che consenta un leggero slalom capace di rallentare la velocità delle auto. La pista ciclabile sarebbe dunque dirottata in Via Calatafimi, dove si potrebbe facilmente sfruttare il pontino lungo per sbarcare in Via Colombo e a seguire in Piazza Giorgini, fino al lungomare. La controindicazione sarebbe pure qui rappresentata dalla quasi totale perdita dei posti macchina.
Se a maggio erano stati i commercianti a ribellarsi all’eventualità del senso unico, stavolta sono i residenti a lamentarsi. “Così facendo si isolerebbe una zona che conduce al centro città. Nessuno di noi lo vuole. Non potete parlare di condivisione e partecipazione e non tenere conto delle reazioni della maggioranza dei presenti all’assemblea”.
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Non si dice quante persone erano presenti e decidere una cosa così importante per il quartiere di circa 4000 persone residenti mi sembra una cosa così ardua. Mi ricordo di una raccolta di firme presenti negli archivi comunali. Io penso che la decisione presa dovrà essere messa al vaglio dei residenti convocando un referendum, come si fa in tutte le democrazie (la Svizzera ne è un esempio). Però penso che tutto ciò non avverrà perché la decisione è già stata presa e che quella di ieri sera faceva parte di un operazione di facciata come è avvenuto in passato con… Leggi il resto »
Lei ha pienamente ragione, io per esempio sono un convinto assertore della partecipazione cittadina sulle cose importanti, sulle grandi decisioni, ma non credo che in Svizzera il popolo possa stabilire, per esempio, che rubare non è reato e quindi va permesso. È un eccesso per farle capire che il problema non è la volontà di qualcuno bensì l’irregolarità della strada secondo le leggi europee. Della quale Europa fa parte anche la Svizzera. Dove il problema di via Marsala non sarebbe nemmeno nato.
Mi dica direttore dove ho affermato la legalità del “rubare”.
Che poi via Marsala non sarebbe stato un problema in Svizzera, questo lo vada a dire agli amministratori che hanno concepito ciò perchè sono convinto che amministratori presenti (per le pensiline) e passati (per la strada) non sarebbero esistiti.
Rubare era un esempio esagerato per far capire che le cose irregolari e illegali vanno rimosse. Vuol dire che in Svizzera non sarebbero stati nominati. Magari è così, dovrebbe essere così, ma non ho certezze assolute.
Concordo pienamente sul discorso del referendum, questo branco di inetti nelle amministrazioni mi ha proprio stufato. Sto prendendo in seria considerazione di trasferirmi in altro comune.
La faccenda via Marsala ecc. è alquanto complessa, la sensazione è che le scelte seguano logiche e vie più “alte” rispetto a noi comuni mortali. Da residente però sono disposto a perdere qualche parcheggio per accogliere una pista ciclabile in via Calatafimi. Almeno i lavori potrebbero migliorare lo stato di abbandono in cui versa la via che in fatto di degrado non ha nulla da invidiare a nessun altro quartiere di SBT. Tra l’altro potrebbe impedire a qualcuno di percorrerla come se si trovasse in una corsia di accelerazione di una autostrada. A proposito non ho mai visto da quando… Leggi il resto »
Perchè far diventare COMPLICATO il SEMPLICE attraverso l’INUTILE? C’era semplicemente da scegliere tra il senso unico ed i parcheggi solo da un lato e questi si inventano lo “slalom per un calming-traffic” (?!?). In questa maniera si complica la vita a chi guida, si tolgono comunque un senso di marcia, si perdono comunque dei parcheggi e si rinuncia pure alla pista ciclabile con la conseguenza di perdere la quasi totalità dei parcheggi anche in Via Calatafimi per la sua futura realizzazione… A me sembra che per ogni progetto si faccia uno studio di fattibilità al contrario. Cercando cioè la soluzione… Leggi il resto »
Cari amici lettori, a causa dell’aumento del traffico urbano e del mancato rispetto delle norme sulla circolazione e del senso civico da parte degli automobilisti, via Marsala e via Ferri necessitavano di un “restyling” già da molto tempo. Quindi benvenga il senso unico e non lo “zig-zag” come ipotizzato nella seconda proposta dell’Assessore. Sulle piste ciclabili, visto quelle create ultimamente in città, nutro forti dubbi. Chi le progetta non è andato mai o non va mai in bicicletta. Per questo sono preoccupato circa la loro progettazione e realizzazione (speriamo di essere nuovamente interpellati). Per ciò che concerne la democrazia partecipata,… Leggi il resto »
…concordo pienamente con Lux. E’ così facile adottare la soluzione più semplice, dettata dalla logica, e invece si fanno riunioni inutili per complicarsi la vita. Bisogna avere il coraggio di agire e metterci la faccia. Intanto sono passati anni e tutto è rimasto senza una soluzione. Poi per recuperare, e lavarsi la coscienza si indicono le domeniche ecologiche. (Fiato sprecato)…ciao
Complicare! Complicare quanto più è possibile. Questo è la mission dell’attuale Amministrazione comunale. L’importante è che a piedi non si deve più camminare. In quale città del Pianeta Terra esistono piste ciclabili sui marciapoedi? Chiaramente gli abitanti del quartiere se ne devono fare una ragione. Nella nostra città si è creata una forza trasversale di ambientalisti che non vogliono comprendere che le piste ciclabili debbono essere autonome e lontane dai marciapiedi. Come andrà a finire? Andrà a finire male. Il Sindaco si deve dimettere e bisogna andare a votare per un altro sindaco e un nuovo consiglio senza ambientalisti. Solo… Leggi il resto »