SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Soddisfazione espressa dall’avvocato Marco Torricella per la sentenza giunta nella giornata di giovedì 14 novembre dalla Corte di Appello di Ancona, che in parziale riforma della sentenza del G.U.P. di Ascoli Piceno, Rita De Angelis, ha rideterminato la pena inflitta in primo grado a Roberto Del Giacco, l’ex allenatore di rugby di San Benedetto accusato di abusi sessuali nei confronti di alcuni giovani rugbysti minorenni.

La Corte di Appello ha portato dai tre anni del primo grado ai due dell’appello la pena inflitta a Del Giacco con la sospensione condizionale della pena. Confermate le statuizioni risarcitorie in favore delle parti civili per complessivi 25 mila euro oltre al pagamento delle spese legali del doppio grado e di quelle processuali.

“Il doppio vaglio giudiziario su tutti i capi di imputazione per violenza sessuale ex articolo 609 bis del codice penale conferma integralmente l’impianto accusatorio della Procura di Ascoli Piceno sostenuto dalle parti civili da me rappresentate, che ha escluso nella maniera più limpida l’esistenza di un complotto quale mera ritorsione messa in atto da giovanissimi giocatori di rugby per non si sa quali imprecisati motivi, escludendo altresì una sorta di accondiscendenza di questi ultimi nell’intrattenere rapporti omosessuali consenzienti, ritenuti al contrario violenti e non voluti” scrive l’avvocato Torricella.

Che continua: “Le motivazioni della sentenza le leggeremo tra 90 giorni , ma valutato l’esito di entrambi i gradi del giudizio, svoltosi con il rito abbreviato, risulta quantomeno impensabile che la Corte di Cassazione possa ribaltare un verdetto
così limpido”.