MARTINSICURO – Non si è fatta attendere la risposta dell‘amministrazione Camaioni alle critiche mosse dai consiglieri di minoranza Massimo Vagnoni e Alduino Tommolini, riguardanti il bando per l’assegnazione di un incarico esterno, che dovrà servire per portare a conclusione un primo lotto di 250 pratiche di condono edilizio ancora inevase. Su questo avviso pubblico di gara, comparso sul sito del Comune di Martinsicuro, erano arrivate anche dure rimostranze dell’Ordine degli Ingegneri che aveva indetto nella giornata di ieri una conferenza stampa dal titolo “Lo sfruttamento del lavoro al Comune di Martinsicuro”.

Per quanto riguarda i dubbi e i disappunti dell’Ordine degli ingegneri di Teramo ha già risposto in maniera esaustiva a Rivieraoggi.it l’assessore all’Urbanistica Debora Vallese – si legge in una nota – Ancora una volta però la necessità di demagogia finalizzata alla pura e semplice “visibilità politica” costringe qualcuno a produrre comunicati che lasciano letteralmente basiti. Quando, poi, a rilasciare certe dichiarazioni è un politico che ama mettere in risalto ad ogni minima occasione le sue presunte capacità amministrative, la cosa comincia ad essere davvero preoccupante.” Il riferimento è chiaramente a Massimo Vagnoni che aveva espresso più di un dubbio sulla scelta di esternalizzare l’incarico in questione.

“Definire la nostra scelta singolare è davvero fuori luogo specialmente considerando il pulpito da cui viene – continua il comunicato della Giunta Camaioni – è infatti strano come, a tal proposito, non appaia loro “singolare” che la precedente amministrazione abbia lasciato una situazione di 2.157 pratiche inevase su 2.893 presentate e relative a condoni per gli anni 1985, 1994 e 2003.”

La maggioranza passa poi all’attacco: “Cosa ha fatto per cinque anni il consigliere Vagnoni per risolvere questo problema? E’ curioso che si parli di “incapacità” definendo un aggravio per le casse comunali una spesa di 5.000 Euro che porterà nelle stesse casse cifre ben maggiori grazie agli oneri concessori conseguenti dalla definizione dei condoni e ci si autoassolva dal fatto di aver causato un aggravio sulle casse comunali di centinaia di migliaia di euro per incarichi come quello alla Publiluce. Dov’era il Consigliere Vagnoni quando si sono fatte queste scelte?”

Rispedite al mittente anche le accuse di aver dato erroneamente altre mansioni al funzionario che doveva occuparsi delle pratiche di condono all’interno dell’ufficio: “Il consigliere probabilmente ignora (aspetto paradossale visto che tale situazione è stata decisa durante la sua amministrazione) che il dipendente cui erano affidate le mansioni di definizione dei condoni lavora come da contratto solo per 10 ore settimanali, per cui è presente in Comune solo per 2 giorni, situazione certo non ottimale se si ha davvero intenzione di smaltire gli arretrati. Il Capogruppo di Progetto Comune ignora certamente anche che un’operatrice da pochi giorni ha iniziato una maternità, allo stesso modo, non sa che i pochi impiegati dell’Area III Urbanistica devono smaltire una serie di adempimenti giornalieri che non lasciano molti margini di manovra sulle situazioni pregresse, come già ribadito dal vicecindaco Debora Vallese. L’impressione insomma è che anche questa volta si sia voluto esternare alcune dichiarazioni sommarie senza aver cura di informarsi a dovere.”

Camaioni conclude rispondendo a Vagnoni e Tommolini che si erano chiesti, nei giorni scorsi, su quale base era stato stabilito il compenso da mettere a gara: “Probabilmente sembrerà strano ai due consiglieri  quanto stiamo per affermare, ma la somma da impiegare per tale incarico è stata definita sulla base della disponibilità di Bilancio ed il numero delle pratiche con il criterio dell’ottenimento del massimo risultato con il minimo investimento. Per il futuro, verificati i risultati, si potrà provvedere ad ulteriori incarichi utilizzando parte degli introiti derivanti dalla definizione delle pratiche.”