MARTINSICURO – Non è piaciuto all’Ordine degli ingegneri di Teramo il bando pubblicato dall’amministrazione comunale riguardante l’affidamento delle pratiche di condono edilizio. L’avviso pubblico di gara prevede uno stanziamento di 3800 euro per l’affidamento ad un professionista di un primo lotto di 250 richieste da evadere. A conti fatti si parla però di meno di 15 euro lorde a pratica.

Un disappunto talmente forte quello dell’Ordine degli ingengeri teramani da portare ad indire una conferenza stampa dal duro titolo “Lo sfruttamento del lavoro al Comune di Martinsicuro”.

“In periodi di crisi quando il lavoro scarseggia ci si può aspettare di tutto – si legge in una nota – ma che un funzionario del Comune di Martinsicuro arrivasse a tanto è qualcosa di incredibile.
Segnaliamo l’assurdità di un avviso pubblico per servizi professionali a firma del responsabile del procedimento dell’area III del comune di Martinsicuro. Molto probabilmente il dirigente che lo ha prodotto non fa parte di questo Stato, disconosce la Costituzione Italiana e l’art. 23 della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo del 1948 delle Nazioni Unite di cui L’Italia fa parte dal 1954″

Parole dure che sottolineano quanto il compenso previsto non sia assolutamente ritenuto idoneo (soprattutto se si pensa che anche una singola pratica potrebbe impegnare un’intera giornata di lavoro) e che hanno prodotto reazioni immediate da parte delle minoranze politiche della città truentina.”Davvero singolare è la decisione assunta dall’amministrazione con delibera di giunta n. 145 del 1.10.13 – scrivono Martin Rosa e Progetto Comune –  con la quale dà mandato agli uffici di affidare un incarico di supporto all’ufficio per l’evasione delle pratiche relative a condoni edilizi incompleti. Ciò che sorprende è la motivazione del provvedimento, giustificata dall’impossibilità, per il personale interno, di svolger ulteriori mansioni rispetto a quelle già svolte. A questo punto ci chiediamo come mai le relative funzioni non sono state lasciate alla persona che svolgeva queste mansioni all’interno dell’Ente (che risulta essere stato adibito ad altre mansioni), provvedendo all’ennesimo incarico esterno. Non comprendiamo nemmeno come mai si dia un incarico solo per 250 pratiche quando l’arretrato e’ di gran lunga superiore.”

I due consiglieri di minoranza si chiedono inoltre:”sulla base di quali elementi e’ stato stabilito il compenso da mettere a gara? L’impressione è che anche questa volta si agisca senza un’idea generale di come gestire con efficacia ed efficienza un servizio comunale che, a nostro parere, doveva essere organizzato utilizzando il personale già esistente e che già si occupava di questi adempimenti. L’ennesima dimostrazione di incapacità di dare soluzioni a criticità organizzative di un settore del Comune, viene fatta pagare, ancora una volta, al cittadino con un aggravio delle casse comunali che andava evitato.

“Ma se proprio si voleva esternalizzare anche questo servizio – concludono i consiglieri di minoranza –  ci si chiede perché si sia proceduto solo con una tranche dell’arretrato e come si intendera’ affrontare l’evasione delle altre pratiche .

“Possiamo comprendere quanto sollevato dall’Ordine nei riguardi di questo bando – dice Debora Vallese, vice-sindaco e assessore all’urbanistica – ma ci tengo a precisare che non è nostra intenzione denigrare la professionalità degli ingegneri nella maniera più assoluta. Preciso, inoltre, che essendo un bando sta al professionista decidere di parteciparvi oppure no, ma al di là di questo vorrei fare chiarezza sulle nostre scelte. L’ufficio urbanistica ha un geometra in maternità e un altro assunto a 10 ore, non potendo assumere altre unità non ci sono risorse umane da dedicare all’evasione delle pratiche di condono edilizio. Ad oggi, dopo il lassismo di anni, si è arrivati a registrare la presenza di oltre 1900 pratiche. Credo sia giunta l’ora di iniziare a prenderle in considerazione.”

Riguardo alla retribuzione così bassa sembrerebbe esserci una spiegazione. “In questo particolare momento la cifra di 3800 euro era tutto quello che si poteva destinare a questa attività – dice il vicesindaco – sappiamo bene però che i condoni ultimati generano entrate, spesso anche molto consistenti, nelle casse comunali e va da sè che l’affidamento di questo servizio per le pratiche rimanenti potrebbe in futuro autofinanziarsi. Abbiamo così scelto di inserire solo un lotto di 250 pratiche, delle quasi duemila pendenti, per fare delle attente valutazioni in questa direzione. Se tutto va come immaginiamo non ci saranno problemi a prevedere in futuro i giusti compensi per quest’attività.”