Nessuna differenza se gioca o incita il suo compagno di reparto. Daniele Piunti ha saputo ritagliarsi in questi anni di militanza in maglia biancoceelste spazio, elogi e fiducia da parte di tutti. Con istinto e grinta blocca le velleità altrui, con il suo temperamento forte carica, prima che se stesso, il suo amico Capriotti.

In porta è destino ad avere due “Daniele”.
“Direi tre datosi che il portiere della juniores casualmente si chiama Daniele. Comunque io e Capriotti oltre ad essere compagni di squadra siamo dei grandi amici fuori dal campo. Voglio fargli i complimenti per il bellissimo inzio di capionato”.

Essere il secondo non è mai facile. Come la vivi?
“Io sono tranquillissimo. Mi faccio trovare pronto quando serve, dando il massimo per aiutare i miei compagni”.

L’abbraccio prima della partita con Capriotti va ben oltre il fair play.
“Diciamo che è un segno scaramantico che facciamo ormai da due anni e ha portato sempe bene quindi perché non continuare”.

Non abbassi mai la guardia, grintoso, temperamento forte grazie a mister Filippini e Filipponi?
“Non posso permetermi di mollare grazie soprattutto al preparatore dei portieri Filipponi che mi aiuta molto sulla parte mentale spronandomi e sostenendomi nei momenti difficili”

Tanti anni a Porto d’Ascoli: cosa ti ha dato questa società?
“E’ una grande famiglia, mi sono affezionato molto all’ambiente, alla società e alla squadra. Mi dà tranquilità e sicurezza”