Si aveva 15 anni, si giocava a calcio. Si sognava di avere la vita maledetta. Quella delle rockstar.
Si avevano degli amici – rari – che ascoltavano musica più stravagante. A quell’epoca, gli stravaganti erano quasi tutti metallari. Oppure conoscevano tutte le liriche di Doors e Pink Floyd.
Ed ecco questo tuo amico quindicenne, metallaro, ti parlava del nichilismo di qualche metallico d’oltreoceano. Eravate in un campo di calcio di periferia, in attesa di iniziare a giocare, con il sole che calava velocemente sulle colline. E tu, che al peso del metallo avevi sempre preferito l’imperfezione della ruggine, gli avevi detto: “Eh ho visto una foto, in una rivista musicale, di Lou Reed che si era tutto tagliuzzato la pelle e aveva delle piccole ferite sanguinanti”.
Però all’epoca non li conoscevi ancora, i Velvet Underground. Ma ne sentivi parlare. Poi è trascorso così tanto tempo che non sei più in grado di ricordare con certezza se quella foto fosse di Lou Reed, o se la memoria o l’ignoranza t’avesse ingannato.
Però ho sempre pensato a quella foto. Quando ascoltavo cose così. Piene di ruggine, per chi volesse un po’ grattarla.
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Probabilmente chi ha scritto l’articolo si confonde con Iggy Pop che, con i suoi Stooges, a cavallo degli anni 60-70, assieme ai Velvet Underground di Lou Reed, pone le basi per quello che poi, negli anni 80,sfocerà nel Punk-Wave, impropriamente accostato al Metal Rock (Black Sabbath, Judas Priest, Metallica), figlio comunque legittimo dell’Hard Rock degli anni 70 (Deep Purple, per intenderci).
Iggy Pop, detto l’Iguana, era solito, per scaldare audience spesso distratte, saltare e contorcersi sul palco, a volte tagliuzzandosi il torace che sanguinava scioccando gli spettatori.
Comunque, il senso dell’articolo è fatto salvo.
In realtà è possibile e infatti ci pensavo mentre lo scrivevo. Fatto sta che il mio ricordo è legato a Lou Reed :). Grazie per la precisazione probabilmente corretta :D