SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Commissione d’inchiesta sullo stadio conoscerà il nome del suo presidente prima del Consiglio Comunale del 30 ottobre. A quel punto l’assise stilerà il regolamento dell’organo di indagine.

L’opposizione non si smuove dalla decisione di candidare Pierluigi Tassotti, esponente che “conosce meglio di tutti gli altri la questione”. Un’opinione non condivisa dal centrosinistra. Per molti componenti il conflitto d’interessi del consigliere berlusconiano è palese e c’è chi, come Roberto Bovara di Città Aperta, ha già annunciato che si asterrà dalla votazione.

Pasqualino Piunti pare avere la soluzione a portata di mano: “Dal momento che occorrerà il 50%+1 dei consensi, se proprio non intendono eleggere Tassotti non si presentino e facciano scendere il numero dei presenti a 9, così da far bastare i 5 voti della minoranza per nominarlo. Non capiamo questo ostracismo. Avrebbero voluto Gabrielli o Vignoli? Allora pure noi avremmo potuto fare la predica dicendo che avremmo preferito la Emili o Pezzuoli”.

Per il vicepresidente della Provincia, la Commissione dovrà necessariamente avvalersi di consulenze esterne, “in maniera che ci siano figure capaci di osservare in maniera oggettiva e distaccata il problema. Non è detto che serva un budget – precisa – di questi tempi è corretto centellinare le risorse a disposizione. Tuttavia ognuno potrà proporre esperti o persone di fiducia che diano il loro aiuto senza compenso”.

Piunti informa quindi che dopo 37 giorni è arrivata la risposta scritta da parte del sindaco Gaspari all’interrogazione presentata dal Popolo della Libertà lo scorso 3 settembre. Nella missiva, il primo cittadino ricorda: “In sede di gara, la U.S. Sambenedettese Calcio 2009 ha individuato quale unico soggetto esecutore dei lavori di messa a norma dello stadio – e di realizzazione dell’impianto fotovoltaico – l’impresa Busi impianti. Tale individuazione risulta confermata nel contratto in forma pubblica amministrativa”. Ed ancora: “La U.S. Samb 2009 ha ceduto alla Decasol il ramo d’azienda, relativo al fotovoltaico, per l’importo complessivo di 500 mila euro, come risulta dalla scrittura privata registrata redatta dal notaio Lenhardy. La cessione non risulta né formalmente comunicata al Comune né autorizzata dal Comune medesimo. Il contratto di concessione prevedeva, in capo alla U.S. Samb 2009, unica obbligata nei confronti del Comune, sia per ciò che riguarda la messa a norma dello stadio sia per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico una libertà d’azione funzionale al reperimento delle risorse del finanziamento della messa a norma dello stadio”.

Inoltre, agli atti risulterebbe una comunicazione della U.S. Samb in cui si dà notizia della costituzione della Rdp Energy che “assume a suo completo carico tutti gli oneri economici, finanziari ed organizzativi, ivi compresi quelli assunti nei confronti di partner tecnici dalla stessa procacciati, relativi alla realizzazione ed alla gestione delle opere di cui alla convenzione sottoscritta, relativa alla concessione in uso dello stadio”. Continua Gaspari: “Nello schema di convenzione integrativo, approvato il 12 maggio 2011, il concessionario precisa che la società finanziatrice dell’impianto fotovoltaico è Decasol. Individua soggetto responsabile dell’esercizio dell’impianto la ditta Troiani e Ciarrocchi, in possesso di adeguate competenze che provvederà per suo conto ad assumere gli oneri della gestione dell’impianto fotovoltaico e del Conto Energia compresi la richiesta e l’introito delle tariffe incentivanti. Il venir meno della ditta Busi imponeva l’individuazione di una nuova società con adeguate competenze per garantire la corretta realizzazione, gestione e manutenzione dell’impianto fotovoltaico, la cui individuazione spettava esclusivamente al concessionario U.S. Samb 2009”.

Il Pdl si domandava chi avesse beneficiato degli incentivi e incassato il Conto Energia derivante dalla gestione della copertura fotovoltaica dello stadio e come fosse stato possibile pretendere in sede di stipula del contratto di concessione della struttura sportiva una fidejussione di soli 16 mila euro: “La titolare del Conto Energia è la ditta Decasol come espressamente individuata in sede contrattuale. Si ribadisce che l’unica obbligata nei confronti del Comune era la U.S. Samb 2009. La fidejussione è stata determinata in 16 mila euro fin dall’indizione della gara con riferimento al canone di concessione e non della realizzazione dei lavori al momento non definiti”.

“Sono risposte insoddisfacenti, lacunose, elusive e contraddittorie”, commenta Piunti. “La situazione è stata gestita in modo pessimo. La Samb, promossa sul campo, è retrocessa, lo stadio non è a norma e le ditte non sono state pagate. Oltretutto, si è permesso lo svincolo di un reddito garantito dalle obbligazioni verso il Comune, generato dal fotovoltaico”.