ASCOLI PICENO – Ancora rischio di esondazione per il Torrente Menocchia tra Cupra e Massignano? Se lo chiedono i consiglieri provinciali di Rifondazione Comunista che al consiglio provinciale del 17 ottobre presenteranno una interrogazione a risposta orale e scritta.
“Nel marzo 2011 il torrente Menocchia è esondato in più punti – si legge nell’interrogazione – E molte attività agricole e vivaistiche hanno subito notevoli danni. Nei mesi successivi la Provincia, in somma urgenza, ha effettuato importanti interventi di pulizia degli alvei e di ripristino degli argini”.
Secondo Rossi e Illuminati tuttavia “gli argini realizzati nel corso dei lavori di somma urgenza risultano realizzati con materiale escavato in alveo, poco coerente e caratterizzato dalla presenza di materiale vegetale che sta macerando e creando zone deboli nella nuova arginatura. A causa di ciò le piogge dello scorso inverno hanno già determinato l’erosione parziale o totale in diversi punti del nuovo argine e in alcuni punti l’erosione delle sponde ha determinato anche un divagamento del torrente con conseguente allargamento dell’alveo ai terreni contigui. Tale situazione ha messo nuovamente in allarme i proprietari delle attività del tratto interessato fortemente preoccupati che con l’arrivo della stagione invernale possa ripetersi il disastro del marzo 2011”.
Di recente il Comitato alluvionati Valmenocchia ha inviato alla Provincia una lettera con richiesta di immediato intervento di messa in sicurezza. Per questo motivo Rifondazione chiede “se gli uffici preposti abbiano effettuato un sopralluogo nel tratto del Torrente Menocchia interessato, se ci sono valutazioni tecniche degli uffici provinciali, se esiste rischio di nuove esondazioni con danni a persone o cose, ed eventualmente quali provvedimenti vuole attuare l’amministrazione provinciale”.
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Le perplessità in merito all’adeguatezza dei lavori svolti dalla Provincia è senz’altro legittima dato che in più punti gli argini della Menocchia sembrano poco stabili, diversi cittadini che hanno attività vicino al torrente hanno espresso la loro preoccupazione, anch’io da semplice cittadino auspico che le autorità preposte sappiano porre rimedio alla situazione e spero in un approccio più consapevole ed energico, nei confronti del rischio idrogeologico dei nostri territori.