MONTEPRANDONE – Vista Red sconfitto. Almeno un po’. Questo si evince da una nota del comitato cittadino “La Nostra Città” in merito al dispositivo applicato al semaforo sulla Salaria che tante polemiche ha provocato a causa dell’elevato numero di contravvenzioni.

“Molte sanzioni sono state annullate dopo un lungo travaglio giudiziario – scrive La Nostra Città – L’avvocato (ex candidato sindaco della lista omonima, ndr) ha concretizzato alcune di queste vittorie assieme ad altri colleghi, grazie alla richiesta di una Ctu. L’avvocato, contrariamente a quanto posto in essere dal resto della minoranza ha sempre correttamente affermato che l’annullamento delle sanzioni non poteva essere oggetto di una delibera consiliare, ma che occorreva utilizzare i mezzi che la legge mette a disposizione ossia il ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto”.

“Dal punto di vista politico, non volendo entrare nel merito di questioni giudiziarie, che come dice la Rupilli si fanno nelle apposite sedi, politicamente parlando, penso che anche qualora il semaforo fosse stata una scelta giuridicamente corretta, non andava fatta in questo particolare momento storico di grande crisi economica, finanziaria e occupazionale – scrive Francesco Pazzi de La Nostra Città – Nella vita non sono importanti solo le scelte che si fanno ma anche il tempismo con cui si adottano determinate decisioni”, il quale termina così: “Chiedo di togliere questo dispositivo di controllo semaforico, adottando altre misure idonee che non lascino al “verde” i cittadini”.