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Riprese e montaggio Arianna Cameli
Intervista Massimo Falcioni

 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Il silenzio dei colpevoli”, accusano gli esponenti del Popolo della Libertà. Il Comune di San Benedetto del Tronto non ha ancora replicato all’interrogazione a risposta scritta prodotta dal centrodestra lo scorso 3 settembre. Nove quesiti, nei quali si chiedono delucidazioni in merito alle vicende del fotovoltaico e della gestione dello stadio Riviera delle Palme, strettamente collegate tra loro.

Nei quesiti inviati a Giovanni Gaspari si vuole sapere “quali sono le ditte individuate dalla Us Sambenedettese 2009 in sede di gara, provviste di certificazione Soa, per la realizzazione dei lavori di messa a norma dello stadio; come mai tali ditte non risultano indicate né nel contratto di concessione dell’impianto alla Samb, né nel decreto di aggiudicazione della gara alla Us Sambenedettese, né nei verbali relativi alla suddetta gara”. Viene poi domandato se risulta che le imprese indicate siano state successivamente sostituite in corso d’opera. “Se sì, come sembra, con quali atti il Comune ha autorizzato la variazione?”.

Ed ancora: “Per quale ragione la ditta Busi incaricata in un primo momento della gestione dell’impianto fotovoltaico, è stata poi sostituita dalle ditte Troiani e Ciarrocchi e Decasol? Per quale motivo di interesse pubblico è stato addirittura stipulato un terzo contratto per specificare i rapporti tra la Troiani e Ciarrocchi e la Decasol? Risulta vero che la Us Sambenedettese 2009, concessionaria dello stadio comunale, ha ceduto un proprio ramo d’azienda, relativo alla realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici, alla ditta Decasol che ha versato 500 mila euro alla medesima Us Samb per questo acquisto? Se sì, come sono stati impegnati i fondi? Il Comune ha vigilato sulle operazioni e le ha autorizzate?”. Infine: “Chi ha beneficiato degli incentivi e incassato il conto energia derivante dalla gestione della copertura fotovoltaica dello stadio senza parimenti pagare i lavori di messa a norma dello stesso? Come è stato possibile pretendere in sede di stipula del contratto di concessione dello stadio comunale una fidejussione di soli 16 mila euro a fronte della concessione della gestione di un bene pubblico del valore di decine di milioni, oltre all’affidamento della realizzazione di lavori pubblici per un ammontare superiore a 7,5 milioni? Ed esiste qualche collegamento tra il fotovoltaico al Riviera delle Palme e la realizzazione delle pensiline installate su alcune piazze cittadine la passata primavera?”.

Sono passati più di trenta giorni – fa notare il consigliere comunale azzurro Pasqualino Piunti – se entro giovedì non otterremo chiarimenti, andremo dal Prefetto”.

Sempre il Pdl ha inviato il 24 settembre una lettera al sindaco per visionare lo scambio epistolare intercorso tra il Comune ed il legale della Decasol, riguardo i lavori allo stadio.