SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I lavori per la riasfaltatura delle strade cittadine potrebbero andare a bando. La proposta arriva direttamente dal Palazzo Comunale, che ad oggi investe circa 180 mila euro l’anno per la copertura delle buche e la manutenzione dei vari marciapiedi.

Interventi che si rivelano inutili alla prima pioggia, in quanto l’asfalto viene depositato dalla Multiservizi a freddo. “La coprono a mo’ di pezza, ma dopo qualche precipitazione e il passaggio di qualche auto il cratere si riapre”, dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici, Leo Sestri.

Quindi, come intervenire? Un aspetto è certo: non ci sono i soldi per arrivare ovunque. “Ad esempio, dall’ospedale Madonna del Soccorso fino a Porto d’Ascoli, in Via Pasubio, per rifare il manto ci vogliono 600 mila euro – ammette l’assessore – e arriviamo a 2 milioni se includiamo tutte le strade minori. Chi ci dà tutto questo denaro?”.

Ecco allora l’esigenza di affidarsi a forze esterne. “Abbiamo svolto diverse riunioni sul tema. Potrebbe darsi che con una gara l’investimento aumenti di poco. Nel caso toccassimo i 200-250 mila euro, potremmo pure pensarci”. C’è poi la questione dei dipendenti della Multiservizi, circa 5, che si occupano dell’eliminazione delle buche: “Dobbiamo fare in modo che si dedichino ad altri interventi che abbiano soluzioni di continuità. Stiamo ragionando su come adoperarli”.

Nei pensieri dell’amministrazione c’è inoltre Piazza Montebello. Nel piano triennale delle opere pubbliche, per la riqualificazione dell’area sono stati destinati 200 mila euro. Per ora, i residenti si sono dovuti accontentare di una mera messa in sicurezza, con l’obiettivo di garantire l’incolumità dei passanti. Tutto però dipenderà dall’eventuale passaggio dal patto di stabilità al bilancio di cassa. “Per spendere devi incassare. Questo vincolo ci ha costretto a prelevare da altri capitoli i fondi per la messa a norma della piscina Gregori, che non potevamo posticipare. Se la situazione rimanesse quella attuale, pure nel 2014 dovremo selezionare le opere da realizzare. Più di tanto non possiamo fare…”.