COLONNELLA –  Aria maleodorante che si diffonde nella zona industriale di Vallecupa e che persiste giorno e notte. La situazione, che sta scatenando le proteste dei cittadini e delle aziende della zona, è dovuta alle attività della Stam srl, società che lavora fanghi provenienti dai depuratori urbani e dalle industrie alimentari per la produzione di compost (29.400 tonnellate di materiale all’anno).

L’azienda ha aperto ai primi di agosto, dopo un lungo iter avviato nel 2010, e a poco più di un mese rischia la chiusura se non provvederà a risolvere le fuoriuscite di cattivi odori dallo stabilimento.

“L’amministrazione comunale – afferma in una nota il sindaco Leandro Pollastrelli – farà tutto il possibile per assicurare ai cittadini il diritto ad un ambiente salubre, anche ricorrendo alla chiusura della ditta se sarà necessario”.

Stando a quanto riferisce il primo cittadino, l’impianto è dotato di un sistema di filtraggio che dovrebbe impedire la fuoriuscita di cattivi odori, mentre è al momento ancora sprovvisto di rilevatori esterni che segnalino eventuali fuoriuscite di componenti gassosi. Fatto sta che da settimane in tutta la zona si avverte un forte odore pungente.

“Da quando ha iniziato l’attività – prosegue il primo cittadino – si sono registrate nella zona numerose segnalazioni, da parte di cittadini e di aziende di Vallecupa e dintorni, di forti odori maleodoranti persistenti nell’aria. Da numerosi sopralluoghi effettuati con i vigili urbani e con l’assessore alle Attività Produttive, è stata accertata l’emissione di cattivi odori.

In qualità di sindaco, facendo riferimento alle leggi in vigore e alle linee guida in materia di fonti rinnovabili approvate nel Consiglio Comunale del 7 luglio, il 12 agosto ho inviato alla Stam una diffida ad adottare tutti i dispositivi ed i criteri tecnici indicati nel progetto autorizzato dagli organi competenti.

Le ripetute segnalazioni di aria maleodorante che provoca “bruciori di gola”, come indicato da una delle aziende del territorio, hanno portato questa amministrazione a chiedere il 10 settembre l’intervento immediato dell’Arta per effettuare le necessarie analisi della qualità dell’aria.

Il nostro Comune userà il pugno di ferro su questa vicenda – aggiunge – faremo fare tutti gli accertamenti e previo valutazione complessiva di tutta la situazione, con i documenti di prova, non esiteremo ad emettere il provvedimento di chiusura dell’azienda Stam.

Abbiamo contattato l’Arta per effettuare le analisi della qualità dell’aria, anche se pare non ci sia allo stato attuale uno strumento che sia in grado di misurare il cattivo odore.

E’ volontà di questa amministrazione, qualora i valori relativi all’aria risultino nella norma ma continuino comunque a perdurare i cattivi odori (accertati da quotidiani controlli dei vigili urbani e dall’ufficio tecnico) di avviare comunque il provvedimento di chiusura, poiché ritengo personalmente che i cittadini non possano vivere respirando aria maleodorante 24 ore al giorno. E’ nostro obbligo e dovere tutelare la salute pubblica dei cittadini e il lavoro di tante ditte che operano nella zona e che a causa dell’attuale situazione stanno avendo un danno d’immagine.

Dal canto amministrativo saranno adottate le misure necessarie senza indugio, valutando attentamente tutti i risvolti, anche quelli  risarcitori ai quali potrebbe essere esposto il Comune. La salute e il benessere dei cittadini viene prima di tutto”.