SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Era il 2005 quando l’allora senatore dell’Udc Amedeo Ciccanti intercettò fondi per quasi 3 milioni di euro da destinare alla riqualificazione del Torrente Albula, scandalo a cielo aperto nel cuore di San Benedetto.

L’inizio 2013 si è aperto con una promessa: Altri due estati, e poi si cambia“.

L’estate 2013 sta finendo, e si è sempre un poco tristi, anche perché l’Albula è sempre lì, con zanzare, erba incolta, sporcizia.

Ci mancherà quando non sarà più così. Ma chi può garantirlo? Dalla Palazzina Azzurra verso ovest cemento e fango non verranno comunque toccati, mentre per qualcuno (sindaco Gaspari, gennaio scorso), il 2013 sarà l’anno del lungomare“. Così non è stato. Chissà cosa sarà.

Aeternum Albulae