SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nessun messaggio su Twitter, com’era solito fare al termine di Consigli Comunali più o meno decisivi. “Tutti i punti all’ordine del giorno sono stati approvati”, scriveva Gaspari. E siccome per il sindaco in politica contano esclusivamente gli atti e non le polemiche da bettola, quelle precisazioni non superiori ai 140 caratteri rappresentavano una sorta di rivincita nei confronti degli scettici. Anzi, delle “cassandre”.
Ma stavolta niente. Silenzio di tomba, che però fa più rumore di qualsiavoglia cinguettio. Perchè se è vero che tutti i punti sono passati all’esame del voto dell’emiciclo, bisogna anche chiedersi in che maniera questo è avvenuto.
L’assise del 9 settembre ha il valore di una chiara sfiducia verso la giunta. La delibera del 22 agosto preparata da primo cittadino e assessori doveva essere semplicemente ratificata dal Consiglio, almeno secondo le intenzioni della maggioranza. L’emendamento firmato da Alessandro Zocchi e Gianluca Pasqualini ha invece smentito e capovolto il documento iniziale, sostituito da un atto che obbliga l’amministrazione a non indire alcun bando per la concessione dello stadio fino a quando non saranno definitivamente risolte le questioni pregresse che pendono sull’impianto.
Già al momento dell’ingresso nell’emiciclo si era percepito l’affanno di Gaspari. Occorreva la presenza di tredici eletti per dare il via al civico consesso. Proprio Zocchi e Pasqualini hanno portato il numero a quattordici. Decisivi e, a questo punto, indispensabili. L’arma dei due esponenti democratici è duplice: da un lato la minaccia di non garantire il raggiungimento del numero legale ad ogni seduta, dall’altro il potere di veto su azioni e iniziative poco gradite.
Loredana Emili in questo senso è stata esplicita: “Non avete potuto trattarli come avete trattato me e Pezzuoli. Non essendo più in possesso della maggioranza siete stati costretti ad accontentarli”. E non è un caso che, a poche ore dall’avvio dei lavori, il centrosinistra fosse a colloquio dal sindaco. La terza riunione in meno di una settimana, per convincere gli scettici a rientrare nei ranghi. Missione compiuta a metà.
Zocchi e Pasqualini – forse per amore dei colori rossoblu, forse per timore delle immediate conseguenze sportive – hanno tirato la corda evitando che si spezzasse. Complici pure i numerosi e rumorosi tifosi accorsi in Sala Consiliare si è deciso di rinviare la resa dei conti.
Un fatto comunque è assodato: si esclude categoricamente l’idea, invocata dal Pdl, di organizzare un Consiglio Comunale aperto sulla vicenda Samb. Un appuntamento che per Gaspari equivarrebbe ad una mera passerella: “Ognuno direbbe la sua e si cercherebbe di dire il più possibile. Una volta finito, nella sostanza non si sarebbe concluso niente”. Verità sacrosante. Chissà se valide anche per il Consiglio sulla povertà indetto dall’amministrazione due mesi fa.
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Anche il Consiglio Comunale aperto sulla poverta’ fu una passerella. Ma certo e’ che la maggioranza cosi’ come votata non esiste piu’, il Sindaco naviga a vista e non e’ un caso che non si esponga piu’ il candidato sindaco in pectore che dopo i disastri di MEF, SEAcard e Tassa di soggiorno difficilmente si potrebbe riciclare qualora cadesse la giunta. Intanto lasciano tutti contro Gaspari, tanto lui non si puo’ ricandidare. Ma ricordatevi chi fa parte della Giunta, perche’ alla prima caduta faranno finta di non essere mai stati li’. Se hanno coraggio dovrebbero abbandonare la nave ora oppure… Leggi il resto »
“Intanto lasciano tutti contro Gaspari, tanto lui non si puo’ ricandidare. Ma ricordatevi chi fa parte della Giunta, perche’ alla prima caduta faranno finta di non essere mai stati li’.
Se hanno coraggio dovrebbero abbandonare la nave ora oppure che si assumino le responsabilita’ fino in fondo.”
Esatto Giuseppe, questo era la mia maliziosa domanda in merito alle critiche dei “renziani” al sindaco, esentando però il loro assessore “renziano” in giunta. Gaspari ha commesso e commette gravi errori, ma nulla è peggio che chi non vuole assumere le proprie responsabilità
Lui non e’ il solo, ripeto l’Assessore al Turismo-Sociale-Cultura ha intrapreso un percorso low-profile, ieri mi sembra che l’assessore ai lavori pubblici non ci fosse, il vice-sindaco non parla (forse meglio), l’assessore all’urbanistica ha paura di bruciarsi prossime avventure…….. Insomma e’ iniziata la lunga agonia di chi sta con un piede dentro e con uno fuori pronto alla fuga. Tanto come commentavo con un amico ieri sera durante il consiglio la maggior parte della citta’, purtroppo, non sa neanche chi sono i membri della Giunta o dell’intero consiglio comunale e sarebbe pronta a rivotarli tutti se gli inviassero qualche bel… Leggi il resto »
Gaspari ha sempre navigato a vista, anzi direi di “panza” vista l’elevata umoralità dei suoi provvedimenti.
Chissà cosa avranno avuto in cambio Zocchi e Pasqualini… forse Pasqualini in questo modo si è preservato gli impianti dell’Agraria per un bel po’ di anni?
Salve a tutti “Carpe diem quam minimum credula postero” Spiego a mio modo la parte dell’allocuzione latina fra le più conosciute e caratterizzanti di Orazio .Egli in tale lirica, incita ad evitare di scoprire cosa riservi il futuro: “non è dato”. Per il poeta è necessario saper vivere ogni giorno, in serenità e senza allusioni al domani.Io ho “benevolmente”esteso il concetto al vivere serenamente non aspettandosi nulla da questa amministrazione data la conclamata incapacità “di costoro”di avere una sia pur minima visione del futuro.Per Gaspari & C. l’importante è vivere alla giornata e garantirsi “a qualsiasi prezzo anche con pessime… Leggi il resto »
Un consiglio comunale sulla “povertà” , anche se giudicato una passerella è comunque un fatto positivo da accreditare all’amministrazione Gaspari: speriamo che abbia avuto qualche effetto.
Pur ritenendo preminente i valori della poverta delle ns famiglie rispetto ad una causa sportiva,il rigetto del consiglio comunale per la Samb da parte del primo cittadino è da ritenersi una scelta saggia e ponderata.
Di fatti, un tale consiglio comunale, potrebbe essere realizzato solo con l’intervento forze dell’ordine in massa, facendo partecipare anche i militari del 235° Reggimento di fanteria Piceno: sennò chi lo mantiene l’ordine pubblico?