SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una via d’uscita per l’amministrazione Gaspari forse c’è. Ad indicarla durante un’animata Commissione Sport è stato Alessandro Zocchi, intenzionato ad affidare il Riviera delle Palme alla Sambenedettese senza però la stipula di una nuova convenzione. Un accordo che vincoli la società anche alla manutenzione del campo per tutto il periodo di utilizzo, “ma che non aggiunga nodi a quelli già presenti”. In poche parole: “La Samb deve avere un posto dove giocare, tuttavia prima dell’indizione di un nuovo bando vanno chiarite tutte le vecchie questioni ancora aperte”.
Una mossa che permette al sindaco di tornare a sperare e di ritrovare dalla propria parte un componente della maggioranza. Discorso decisamente differente per l’altro esponente democratico, Gianluca Pasqualini, che aveva abbandonato molti minuti prima la riunione assieme a Silvano Evangelisti. “Nutro forti perplessità, questo atto in assise non dovrebbe proprio finirci”. Una linea sposata dall’intera opposizione. “Vogliamo che i rossoblu giochino – ha detto Pasqualino Piunti – va al contempo ribadito come questa procedura non vada bene. Gli indirizzi li dà il Consiglio Comunale, non la giunta. Ci chiamate solo a ratificare, non vorrei che dietro ci fosse il tentativo di coinvolgerci e renderci complici di una nuova vicenda. Mi pare che questa delibera sia esclusivamente una captatio benevolentiae verso i tifosi per far vedere che volete garantire il terreno alla squadra”.
Sempre sul fronte del centrodestra, Pierluigi Tassotti, ha spiegato come la negazione di un affidamento dell’impianto a Moneti per l’intera stagione 2013-2014 rappresenti in primo luogo una tutela nei confronti dello stesso neo-patron: “Come possiamo fargli gestire una struttura con tutte le spade di Damocle che gli pendono sopra?”.
Una preoccupazione che, a quanto sembra, non investe Idv, Socialisti, Città Aperta e tutti quei consiglieri del Pd vicini al primo cittadino. Per loro “gli errori ci sono e la matassa è legalmente ingarbugliata, ma sarà uno step che affronteremo successivamente”.
Sul tavolo è finita quindi la lettera inviata al Comune di San Benedetto da Ermanno Consorti, legale della ditta Decasol, finanziatrice dei pannelli fotovoltaici, a cui è stato comunicato improvvisamente l’avvio della procedura d’annullamento della voltura della concessione edilizia. “L’eventualità di un risarcimento milionario faceva riferimento ad una revoca per pubblico interesse – ha spiegato la segretaria generale Fiorella Pierbattista – in questo caso invece noi abbiamo proceduto all’annullamento che è scaturito dalla cessione di un ramo d’azienda che noi contestiamo apertamente”.
Venerdì sera Gaspari ha preso parte ad un’ennesima riunione di maggioranza. Basteranno gli eventuali emendamenti a soffocare i mal di pancia nel centrosinistra?
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la Segretaria contesta la vendita del ramo d’azienda .. il comune sapeva di questa vendita? Ha mai, se lo sapeva, contestato questa vendita per iscritto? Segretario Generale non si può dire oggi che contestate questa vendita. Ci vogliono prove VECCHIE, protocollare in Comune e non chiacchiere.
Il problema vero è però un altro: i 5 milioni circa in ballo chi li caccerà? Al cittadino importerebbe poco se avesse ragione il Comune mentre insorgerebbe se avesse ragione la Decasol.
Direttore, non hai pubblicato, non fa nulla ..
La Segretaria Generale si arrampica sugli specchi .. CHI VIVRA’° VEDRA’.. se la prenderanno con chi ha redatto il documento.. questo Dirigente andrà in pensione con il beneplacido di tutti..
La politica costa .. i pensionati della politica di più…
Possono fare un torto ad un amico degli amici degli amici? Non credo.