SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A tradire Giovanni Gaspari potrebbe essere il Pd, il suo Pd. Il partito che nel 2011 lo avrebbe ricandidato di diritto, senza il fastidio delle primarie di coalizione con Luca Spadoni, combattute quanto un match tra il Bayern Monaco e il Lumezzane.

Gaspari bis e basta. Il nostro elettorato non capirebbe i motivi della sostituzione del candidato”. A dirlo le stesse persone che oggi quel Gaspari vorrebbero vederlo in ginocchio. Politicamente parlando, s’intende.

Loredana Emili e Sergio Pezzuoli, dissidenti di vecchio corso, potrebbero ritrovarsi in squadra due nuovi “acquisti”. Gianluca Pasqualini e Alessandro Zocchi non sarebbero infatti disposti a votare lunedì prossimo in Consiglio l’affidamento per la stagione 2013-2014 dello stadio Riviera delle Palme all’Asd Sambenedettese. Troppe le questioni ancora aperte col recente passato, interminabili i dubbi e le recriminazioni per una precedente gestione conclusasi in maniera turbolenta.

A rischio è il raggiungimento del numero legale per l’avvio dell’assise, considerati anche i dubbi dell’Udc, con Domenico Pellei probabilmente deciso a prendere una posizione netta.

Al sindaco non resta quindi che aggrapparsi ai Socialisti (Laversa), ai Verdi (Marinucci) alla civica Città Aperta (Bovara) e, soprattutto all’Italia dei Valori, che conta ben due consiglieri.

Giancarlo Vesperini non ha dubbi e già annuncia fedeltà al primo cittadino: “Non ci sono problemi. Non mescoliamo le carte, le vicende pregresse sono altra storia. Qui si va solo ad affidare temporaneamente l’impianto alla Samb, in attesa del bando”. Per il dipietrista certe battaglie “sono speculative e non vanno incontro al bene della città”. Parla chiaramente di “cannibalismo politico”, tutto rivolto ad una guerra interna al movimento democratico: “So dell’esistenza di un dossier firmato da Emili e Pezzuoli, non l’ho letto. Ma che c’entra con la concessione di un campo alla società sportiva? Che c’entrano i debiti contratti con quello che si voterà lunedì?”. Poi, l’attacco frontale: “Chi realizza certi documenti fino a qualche anno fa era in prima fila, non scordiamocelo. Sono persone interessate esclusivamente alla soppressione personale”.

Più riflessiva si mostra Palma Del Zompo. Eppure, la linea non muta: “Mi sto facendo un’idea. La delibera da approvare ci chiede di dare temporaneamente il Riviera delle Palme alla società, nient’altro. Esiste un’urgenza da affrontare. La situazione passata esiste, tuttavia è un altro discorso”.