SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sarà pure “questione di tempo” ed un “successo incontrovertibile”, come dichiara convinto l’assessore all’Ambiente. I rifiuti però continuano a rimanere in strada, senza che vi sia la sensazione della minima frenata di un fenomeno in preoccupante ascesa. Paolo Canducci le definisce “criticità”, presenti appena in 25-30 punti cittadini. E siccome non siamo né Roma, né New York, certi numeri – volenti o nolenti – fanno rima con emergenza.

L’amministrazione comunale ha annunciato di aver costituito con Polizia Municipale e Picenambiente un gruppo di lavoro per mettere a punto tempi e modi per l’individuazione e il sanzionamento degli inadempienti. Ma ad oggi l’unica azione visibile equivale  all’attaccamento di adesivi sui sacchi dell’immondizia depositati sui marciapiedi negli orari sbagliati. “Conferimento errato” è l’avviso stampato sopra. A posizionarli sarebbero state le guardie ecologiche, nel tentativo disperato di arginare il problema.

Tornano quindi in mente le recenti parole dell’assessore: “Ad accumulare i rifiuti sono coloro che non vogliono sentir parlare di differenziata. Parlo di volere e non di sapere o potere, perché informazione e mezzi per differenziare correttamente non sono mancati”. Se è davvero così, viene da chiedersi quali soluzioni possa concepire un promemoria del genere.

Nuove osservazioni critiche giungono dai renziani, nonostante fossero stati esplicitamente invitati dal sindaco a non pubblicizzare i difetti della giunta. Scrive il segretario di “Adesso Sbt”, Tonino Capriotti: “Anziché creare delle discariche a cielo aperto perché non aumentiamo e diversifichiamo i periodi di raccolta in base alle esigenze dei cittadini? Conosco anziani che dopo le 19 non escono. Potremmo responsabilizzare i residenti, che eviterebbero di lasciare davanti l’abitazione sacchi maleodoranti, e tratteremmo le persone da cittadini e non da sudditi”.

Idee infine anche da parte del Comitato di Quartiere di Porto d’Ascoli Centro. Tra le tante poste sul tavolo, spicca la volontà di dotare i sambenedettesi di buste numerate “dove vengono riportati il numero civico dello stabile, la via e l’interno di abitazione al fine della sua identificazione”. Per il presidente Elio Core è inoltre doveroso un Consiglio Comunale aperto sull’argomento.