BELLANTE – Una donna sudamericana è stata uccisa verso le 11 a Villa Rasicci di Bellante mentre rincasava, colpita da una fucilata. L’omicida è stato già rintracciato e fermato dalla Polizia, si tratterebbe di un settantenne del posto con cui la donna avrebbe avuto diverse liti per questioni condominiali. Sul posto sono in corso i rilievi della Scientifica.

Stando alle prime testimonianze di chi ha assistito al delitto, l’uomo si sarebbe affacciato dalla finestra di casa sua ed avrebbe sparato con un fucile, poi sequestrato dalla polizia. Mario Ciabattoni, questo il nome dell’omicida, da tempo subiva molestie ed angherie da parte della donna. Il delitto è maturato a causa delle continue liti condominiali nel piccolo stabile popolare di via Guido Rossa a Bellante Stazione.
Ciabattoni, stanco di subire le intemperanze della vicina, si è fatto giustizia da sè freddando l’inquilina del piano di sopra con un colpo di fucile. Stamane l’ha vista rientrare ed ha sparato. La vittima, Felicia Mateo di 49 anni, è una dominicana con cittadinanza italiana, è sposata con un italiano ed è madre di due figlie che avrebbero assistito al delitto. La donna, secondo fonti investigative, non doveva trovarsi nel piazzale del condominio perchè era stata raggiunta dal divieto di avvicinamento allo stabile per ordine della magistratura. Ciabattoni aveva, infatti, presentato diverse denunce a carico dell’inquilina ed i carabinieri della locale stazione avevano redatto un dettagliato rapporto culminato con un provvedimento del giudice.

Il sindaco di Bellante, Mario Di Pietro, apprende la notizia del delitto che ha scosso la tranquilla comunità mentre è in ferie. “Lo sgomento è totale – dice il primo cittadino – L’intera comunità è scossa perchè mai e poi mai poteva immaginare accadesse una simile tragedia”.

C’è un passato fatto di denunce e liti a viso aperto tra Ciabattoni e Felicia Mateo. Vittima di stalking era proprio il pensionato, secondo quanto è stato possibile ricostruire, che continuava a subire rumori molesti a tutte le ore, senza che venisse rispettato il suo riposo e quello di sua moglie. Inoltre erano stati denunciati anche altri dispetti rivolti all’indirizzo dei due coniugi. Il Comune di Bellante era al corrente dei frequenti alterchi fra i due inquilini. Più di una volta aveva chiesto agli organi di polizia locale ed ai carabinieri di intervenire.
L’amministrazione aveva anche proposto soluzioni alternative, come lo scambio di appartamento o il trasferimento ad altra ala del complesso popolare di via Guido Rossa, secondo disponibilità. A carico della donna esistono diverse denunce ma lei, a quanto pare, non desisteva nel suo comportamento tanto da essere raggiunta dal divieto di dimora. Il fucile utilizzato dall’uomo per uccidere l’inquilina era regolarmente denunciato.