MARTINSICURO – E’ scattato nella notte di mercoledi 7 agosto il maxi-blitz, condotto dalla locale Capitaneria di Porto, dalla Polizia Municipale e dai volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, che ha posto sotto sequestro circa 1400 unità di attrezzature da spiaggia, di cui almeno 700 ombrelloni.

L’operazione, che è partita dai tratti di spiaggia libera della frazione di Villa Rosa per arrivare poi fino a Martinsicuro, ha visto impegnati anche quattro operai del comune truentino. In totale sono state passate al setaccio dieci zone e rimossi ombrelloni, spiaggine, sdraie, sedie. Trovati, inoltre, diversi blocchi di cemento, usati come base per fissare al meglio gli ombrelloni e per i quali si è dovuto ricorrere all’utilizzo di ruspe per la rimozione. Il materiale è stato sequestrato e i proprietari potranno richiederne il dissequestro pagando una sanzione che va dai 200 fino a 1000 euro (per occupazione abusiva di suolo demaniale). La sanzione potrebbe aumentare, come nel caso di blocchi di cemento, per via dell’aggravante dovuta all’inquinamento ambientale.

Nei giorni precedenti al maxi-sequestro, l’amministrazione comunale aveva attivato una comunicazione di fonica stradale sulla rimozione delle attrezzature lasciate in spiaggia, ma a quanto pare cittadini e turisti non hanno dato molto peso a tale avviso, vista la quantità di materiale sequestrato.