SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pochi che fanno tanto, tanti che fanno poco. Il Popolo della Libertà non molla la presa sui troppi incarichi affidati dall’amministrazione comunale a Stefano Greco e continua ad esigere chiarimenti in merito alla gestione del Museo del Mare, del Teatro Concordia e dell’Auditorium Tebaldini.

Nel primo caso, la cooperativa Oikos ha partecipato ad un bando senza che vi fossero avversari. L’unico sfidante si sarebbe ritirato anzitempo perché al momento del sopralluogo la struttura era inagibile a causa dei lavori. “Ho chiesto delucidazioni – afferma Pasqualino Piunti – e mi hanno riferito che l’impresa segnalò il problema al Comune, senza ottenere risposta”.

Per quel che riguarda Auditorium e Concordia, all’indomani della rinuncia da parte di Atlante Congressi, il servizio è stato affidato con determina del 31 dicembre scorso sempre all’Oikos. Stavolta non vi fu gara, dato che la defezione senza preavviso della precedente ditta non permise di redigere immediatamente un nuovo bando.

Il regolamento comunale consente per forniture di importo inferiore ai 40 mila euro (la cifra si aggira attorno ai 12 mila euro) di affidarsi direttamente ad un operatore, a patto che la decisione sia motivata. Il limite di sei mesi è però scaduto da tempo e della gara, ad oggi, non c’è alcuna traccia.

“Greco ha confermato le nostre tesi, c’è una concentrazione di contributi su di lui e lui lo ha ammesso. Ci sono tanti giovani, pure loro assai creativi, che non trovano spazio perché non sono inseriti nei canali giusti. Sarebbe corretto offrire chance anche a loro”.

Il centrodestra cita quindi Anghiò. “Qual è il criterio seguito per i finanziamenti pubblici agli eventi?”. A tal proposito, alcune manifestazioni hanno avuto accesso diretto al contributo, mentre altre diciannove associazioni sono state chiamate a superare l’esame del bando e a spartirsi un bottino complessivo di 25 mila euro. “Gli show garantiti sono sempre quelli, gli altri invece devono optare per vie meno facili. E aggiungo – conclude Piunti – che è inopportuno, se non in conflitto d’interessi, che un presidente del Consorzio Turistico gestisca manifestazioni per conto dell’ente che lo ha nominato”.