SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo un lungo incontro nel suo ufficio, questa mattina, prima con due imprenditori molisani accompagnati dal sambenedettese Nobile Capuani poi con il viterbese Gianni Moneti, il sindaco di San Benedetto del Tronto ha scelto il secondo (Moneti) con la benedizione dei dirigenti di NoiSamb presenti perché invitati in mattinata dallo stesso sindaco. Non era presente il presidente Guido Barra per impegni che aveva già preso nei giorni scorsi. (Una precisazione in qualità di presidente dell’Associazione di Tifosi Pro Samb, per quanto accaduto oggi, la farò in rispetto di tutti gli associati, con un comunicato stampa a tutti i giornali ma dopo le 13 di lunedì 5 agosto)

Si profilano, quindi, due prospettive o meglio una per quanto riguarda la nuova proprietà del club (Moneti), due per il torneo da disputare perché l’ex presidente del Perugia, in presenza del sindaco ha detto che chiederà la serie D e in seconda ipotesi l’Eccellenza.  Non mi sembra che i tempi per la serie D ci siano ancora, visto che ieri alle 19 scadeva la domanda per richiedere l’Eccellenza per la quale è stata creata una società ad hoc che poi cederà la mano ad altri.

Il sindaco non poteva permettersi di restare senza almeno un’iscrizione ad un campionato. Se verrà la serie maggiore del campionato dilettanti saremo tutti i contenti e, credo, che l’entusiasmo di tutta la città sportiva salirà automaticamente alle stelle. Specialmente se Moneti assicurerà una formazione competitiva in grado di lottare per i primi posti. Un’ipotesi che, fatti alcuni semplici ragionamenti, ha però probabilità vicine all’1%, al 99% sarà Eccellenza. Il Dg dovrebbe essere Giovanni Piccoli, il Ds Massimiliano Fanesi. Nel Giornale dell’Umbria che magari è più informato di noi i nomi sembrano altri. Vedremo.

Anzi, se devo dire quello che sento, credo che è addirittura più probabile della serie D, l’accettazione (non sono ancora impazzito!) in Seconda Divisione che ritengo, seppur di poco, con probabilità superiori all’1% della possibile ammissione in D.

Comunque lunedì sarà il giorno decisivo e definitivo per le sorti della nostra gloriosa società di calcio. Dopodiche la cosa più importante sarà (se la serie sarà l’Eccellenza, la più probabile) provare a dare motivazioni a tutta la città sportiva e non ai soli componenti della curva perché i numeri si fanno con tutti i potenziali “clienti” e senza quelle differenzazioni tra tifosi che sono uno dei mali (ne ha tanti altri) di un calcio che, se continua così, è destinato a scomparire.

Cito Lotito ma senza alcun riferimento ai fatti che recentemente lo hanno accostato alla Samb: è il presidente di calcio che ha capito più e prima di tutti gli altri l’importanza di riempire lo stadio con il maggior numero di appassionati della Lazio senza distinzioni e categorie, prendendo con decisione le distanze da chi vanta primogeniture e vuol dettare le regole all’altra gran massa di sportivi che hanno piacere ad affollare lo stadio dove gioca la squadra del cuore. In qualche caso, al contrario, addirittura li allontana.